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Ormai sembra averci fatto il callo. Ogni anno, il solito obiettivo. E poi alla fine, la rincorsa ha sempre dato l’happy ending. Pellegrino D’Aloia ed il Ponte ’98, un rapporto viscerale ed una sola mission: la salvezza in Promozione. Quest’anno, dopo un inizio positivo di stagione, la squadra sembra cedere passo dopo passo e, nonostante i cambi alla guida tecnica le cose sembrano non essere cambiate. 

La sfida salvezza odierna ha messo in risalto una latente condizione atletica di molti e diversi errori dei singoli. “Ce la siamo complicata maledettamente nel primo, tempo: approccio completamente sbagliato, errori individuali, squadra senza nessun mordente. Nella ripresa le cose sono andate molto meglio, può essere un punto di partenza ma certamente la situazione adesso si fa davvero difficile. Lotteremo fino alla fine come siamo abituati a fare da anni – ha concluso il direttore D’Aloia – quest’anno è durissima, non vinciamo da troppo tempo e la cosa pesa tantissimo. Sarebbe ideale poter difendere una posizione play-out che ci consenta di giocare in casa la gara di spareggio, ma al momento la cosa importante è trovare punti al più presto”.