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L’infarto, come dimostrano recenti fatti di cronaca, è una delle principali cause di morte. Tuttavia se si interviene nei primi cinque minuti dall’insorgere della crisi al miocardio, si possono salvare vite umane. Per questo oggi si è avviata presso il PalaParente di Benevento una grande lezione collettiva, un vero e proprio Corso di formazione per oltre 200 persone per l’uso del defibrillatore, l’apparecchio che è in grado di rianimare chi è colpito dall’infarto. Il defibrillatore è semplice da usare e non richiede particolare competenze sanitarie e mediche: lo possono davvero usare tutti, ovviamente a due condizioni. La prima: è che il defibrillatore si trovi nei paraggi; la seconda è che si sappia cosa fare. Per quanto attiene alla prima questione in città ne sono stati installati, in aree strategiche, come avviene in altri centri, ben sei; per la seconda è appunto intervenuto questo Corso di formazione che, sviluppato dall’Amministrazione Comunale di Benevento d’intesa con due Associazioni che operano nel settore medicale e sanitario, fornisce le semplici nozioni che sono utili per far funzionare la macchina.

Presente questa mattina l’Ordine dei Medici con il vice presidente Luca Milano  e molti volontari tra i quali appartenenti al mondo della scuola e delle contrade. Luca Milano  dell’Ordine dei Medici ha sottolineato: “Abbiamo donato 2 defibrillatori ma abbiamo voluto fornire l’importanza dei corsi di formazione. E’ il primo passo questo. E’ un dovere morale”. 

Il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha detto: “Occorre la partecipazione attiva dei volontari, serve formazione. Ci attiveremo anche nelle scuole. Sarà un obbligo morale di installare questi defibrillatori nei condomini. Salva la vita a bambini e anziani. E nelle nuove scuole sarà istallato quest’importante strumento.  Sarà istallatato un defibrillatore anche al Teatro Romano. Importante la salvaguardia anche in un posto prettamente turistico”.

Il consigliere con delega alla sanità De Lipsis ha esortato: “I cittadini con questa giornata potranno soccorrere in ogni evenienza il malcapitato di turno. Si protegge il bene massimo, la vita umana”.