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Bocciatura della demedicalizzazione selvaggia e qualche spiraglio in positivo per l’Uccp di San Giorgio del Sannio. Questi i tratti salienti e conclusivi emersi al termine dell’Assemblea territoriale della Rete a difesa dell’Uccp della cittadina del Medio Calore. I lavori si sono svolti questo pomeriggio nell’Auditorium della Chiesa Sant’Agnese per discutere del tema delicato del depauperamento dei servizi sanitari sul territorio ed in particolare della cancellazione dei medici a bordo delle ambulanze. All’incontro hanno preso parte anche i rappresentanti delle Istituzioni locali: presenti i sindaci di Calvi, Armando Rocco, di Apice, Angelo Pepe, e il consigliere comunale e provinciale di Benevento Raffaele De Longis,. In sala erano presenti anche Franco Cuomo, Maurizio Bocchino e Giovanna Petrillo, esponenti politici locali e potenziali candidati a sindaco per le prossime elezioni amministrative di San Giorgio del Sannio. 

La zona del Medio Calore, ha sottolineato Mimmo Raffa della Rete Territoriale in apertura dei lavori, ha assistito in questi ultimi mesi ad un forte depotenziamento dei servizi sanitari. La riorganizzazione della Medicina  d’urgenza si è tradotta per il Medio calore in una vera e propria debacle, ha rimarcato Raffa, evidenziando come il managment dell’Asl abbia ritenuto di non premiare San Giorgio del Sannio e tutti i Comuni che gravitano attorno: “Se prima avevamo il Psaut, ebbene ora a San Giorgio del Sannio è stato tolta sia l’autoambulanza che l’automedica. Un territorio di 20 mila abitanti è privo del medico”.
Va però aggiunto che, mentre si confermano le doglianze del territorio per quanto concerne gli aspetti della Medicina d’urgenza, qualche nota più incoraggiante viene dalla vicenda dell’Uccp. Infatti, da interlocuzione tra le parti interessate pare sia emersa che la struttura possa restare attiva almeno fino a luglio 2024 e che per quanto riguarda il futuro più lontano c’è una disponibilità a discutere sui nuovi termini della presenza sul territorio dei servizi. Raffa ha spiegato: “A noi di base non convince l’intero impianto. La demedicalizazzione doveva essere parziale e invece, oggi, ci troviamo ad una demedicalizazzione completa. Si depotenzia un intero servizio. Doveva essere rinforzato  l’area del  Titerno e del Fortore, aree distanti dagli ospedali. Oggi invece c’è una demedicalizzatine selvaggia”.
 
Per Raffa queste misure restrittive e le cancellazioni non sono state concertate o, se contatti sono avvenuti, essi sono stati parziali: “La nostra contrarietà non è ideologica. Doveva essere fatto un ragionamento ampio. Non è stato fornito il piano. Perdiamo il medico, l’autoambulanza, l’automedica e ci accorpano ad un territorio diverso da quello previsto. La guardia medica ormai qui manca da venti anni”.
 
L’Asl – ha aggiunto Raffa – ha preferito porre in essere una nuova riorganizzazione sottolineando l’evidente carenza dei medici, così da preferire di dotare l’automedica il territorio di Paduli, che rispetto a San Giorgio del Sannio è distante e difficile da raggiungere”. Polemico sul punto Raffa che ha detto: “Hanno voluto così forse perchè il sindaco è vicino alla maggioranza Mastella?”. Poi ha aggiunto: “Non vorremmo che  levassero il distretto sanitario. Siamo consapevoli delle criticità ma bisogna evitare tutto questo e la rivisitazione delle aree di intervento”.