- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Sant’Agata de’ Goti – La devozione ogni anno spinge i fedeli di Sant’Agata de’ Goti a salire fin sopra la rupe, a nord del centro storico, dove sorge la chiesetta rupestre di Santa Lucia. Ogni anno, alle 6 del mattino del 13 dicembre, la prima messa del giorno è celebrata nella cappella eretta già nel 1500 e completamente ristrutturata nel 2010.

Quest’anno saranno due le celebrazioni inserite nel programma stilato dalla parrocchia dell’Annunziata guidata da don Franco Iannotta. La prima messa alle 6.00 del mattino. La seconda alle 15.00 dopo la recita del rosario. Non ci sarà don Mimmo Battaglia, il vescovo della diocesi di Cerreto Sannita che avrebbe dovuto celebrare la messa del pomeriggio ma che non potrà partecipare perché impegnato ad Acerra per i funerali di don Antonio Riboldi.

Una fede antica quella che lega la comunità di Sant’Agata alla santa catanese: la chiesetta dall’alto domina la valle degli orti dove per secoli si è concentrato il lavoro nei campi di tantissimi sanatagatesi. Centinaia gli scalini che dal livello del fiume Isclero che cinge la rupe, conducono i fedeli fin sulla “pentoma”, “altura scoscesa e di non facile accesso” sulla quale fu costruita la chiesa che prese così proprio il nome di Santa Lucia sopra la pentoma.

Ma quella di domani sarà anche una giornata importante perché i fedeli potranno ammirare la statua della santa tornata al suo splendore ed ai suoi colori originari dopo 4 mesi di restauro completati poche settimane fa dall’artista Mariano Tubelli.