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Ponte (Bn) – Pochi giorni fa a Ponte si è verificato un episodio che poteva avere come epilogo un accoltellamento. Ed invece grazie al pronto intervento degli agenti della Municipale l’epilogo è stato più lieve. I due agenti sono finiti in ospedale dove i sanitari hanno riscontrato lesioni giudicate guaribili in 7 giorni.

Secondo la ricostruzione dei fatti il Maggiore Giuseppe Mottola, unitamente al Maresciallo Maggiore Tommaso Nave, sono stati allertati dagli operai di una impresa locale che stava ripristinando il manto stradale in via San Benedetto, impossibilitati a proseguire i lavori in quanto due donne del posto stavano compiendo un’azione di disturbo nei confronti degli operai. Giunti sul posto Mottola e Nave hanno costatato la presenza di una donna in completo stato di agitazione. La donna si era posizionata tra la finitrice e l’autocarro per lo scarico del bitume per interrompere i lavori, mettendo seriamente a repentaglio la propria incolumità. Alle richieste di spiegazioni da parte dei vigili la donna ha risposto che il tratto di strada, oggetto dell’intervento, era di sua proprietà e che non si trattava di una strada pubblica. Il tratto di strada in questione, denominato S.P. 97, ricade nel Comune di Ponte ed era interessato da lavori di rifacimento del manto stradale a seguito della posa di cavi Enel interrati su strade comunali e provinciali per la connessione di un Parco Eolico. Nonostante i tentativi di ricondurre la donna alla calma e di farla allontanare dai mezzi meccanici a salvaguardia della propria incolumità, c’è stato il suo rifiuto a far riprendere i lavori.

L’intervento del Maggiore Mottola nell’intimare alla donna di spostarsi in quanto i mezzi meccanici erano in movimento, ha avuto come esito una reazione violenta della donna che a quel punto si è scagliata ripetutamente contro Mottola con pugni e calci urlando espressioni: “Sei un uomo di merda! Assassino, io ti ammazzo!”. Vani i tentativi di calmare la donna, nota da anni per numerose proteste nei confronti del Comune. Nel frattempo è sopraggiunta la sorella con in mano un coltello pronta a colpire alle spalle il maggiore Mottola.

Solo grazie al pronto intervento del Maresciallo Nave la donna è stata disarmata, evitando che la situazione potesse degenerare ulteriormente. Tenuto conto della concitazione del momento e della priorità degli agenti della Municipale, che era quella di assicurare il regolare svolgimento dei lavori e nel contempo l’incolumità di tutti i presenti, il coltello è stato gettato via (finendo nella proprietà delle donne) e pertanto non si è potuto procedere al sequestro giudiziario dell’arma impropria. Una delle donne ha tentato ancora di posizionarsi tra i mezzi meccanici per impedire il prosieguo dei lavori. A quel punto il Maresciallo Nave è intervenuto per fermarla ma ha ricevuto calci e pugni, un tentativo di testata e gli è stato afferrato l’anulare sinistro ruotandolo fino a lussarlo. Sia Mottola che Nave si così sono recati presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù in Benevento, dove i sanitari ha riscontrato lesioni giudicate guaribili in 7 giorni per il Maggiore Mottola e 8 giorni per Nave. Alla luce di tutto ciò gli agenti della Polizia Municipale hanno deferito le due donne alla Procura della Repubblica di Benevento e al Comando Stazione Carabinieri di Ponte per i reati di violenza, minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale e per quant’altro ravvisabile.