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Benevento – Dopo circa tre ore di discussione, il Consiglio dell’Ambito idrico sannita ha approvato a maggioranza la delibera che individua la forma di gestione del servizio idrico. Secondo il presidente del Consiglio d’ambito Pompilio Forgione, sindaco di Solopaca, la maggioranza del pacchetto azionario di gestione resta in mano pubblica. Alla fine il provvedimento è passato con  23 voti a favore e 5 astenuti. La votazione ha chiuso una giornata convulsa a causa delle proteste del Comitato Acqua bene comune appoggiato da padre Alex Zanotelli. Presenti alla protesta anche alcuni sindaci di alcuni comuni sanniti come Circello, Baselice, Fragneto Monforte e Fragneto L’Abate,  Sassinoro, Sant’Arcangelo  e San Nazzaro. Sul fronte del monocolore politico quindi c’è stata l’assicurazione della gestione della transizione sull’acqua e la promessa di nessun rischio di favorire alcuna forma di privatizzazione. Il presidente del distretto idrico sannita Pompilio Forgione ha sottolineato: “Nella proposta di delibera che per noi è legittima, la gestione sarà pubblica. Tutte le altre cose dette sono inesatte. Oggi abbiamo indicato la forma di gestione”. Il presidente Forgione ha poi detto: “In questa provincia viviamo una situazione particolare. Abbiamo 31 comuni su 78 che sono ancora legati alle sorti dell’Alto Calore. Viviamo problematiche che non ci sono nelle altre province. Basta demagogia”. Si è invece astenuto insieme ad altri 4 consiglieri, il sindaco di Apice Angelo Pepe.

La nostra astensione – ha spiegato il primo cittadino apicese – è solo dovuta alla metodologia. Ci siamo trovati di fronte ad un percorso già definito. Forse doveva essere condivisa da tutti. Purtroppo alcuni sindaci stavano qui a manifestare sull’acqua pubblica. Nessuno sta privatizzando l’acqua. Ci stiamo solo avvalendo di un socio privato. 

Di parere invece opposto padre Alex Zanotelli che è stato molto duro: “Ritengo non soltanto la vendita gravissima ma per me è come vendere la propria madre. Stiamo vendendo il bene più essenziale che abbiamo. Stiamo andando verso un disastro. E’ assurdo consegnare l’acqua in mano ai privati”

Padre Zanotelli ha poi lanciato un ulteriore stoccata: “Anche la Chiesa doveva scendere in piazza. Il nostro silenzio diventa complice del sistema. Lo dice lo stesso papa Francesco”.