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Benevento – Il flop delle luci in 3D e un corso Garibaldi rimasto ‘al buio’ in vista  delle festività hanno alimentato il dibattito sul Natale beneventano. Tra i tanti messaggi di critica spicca quello di Alessio Fragnito, presidente di Benevento Longobarda, che ha riassunto in poche righe le vicissitudini relative agli ultimi anni della sua Associazione, costretta ad emigrare dal centro storico per svolgere altrove le sue rievocazioni. 

La riflessione parte da lontano: “Qualche anno fa la Camera di Commercio di Benevento rispose ad una mia richiesta di finanziamento che la manifestazione storica di Benevento Longobarda “non è degna di essere finanziata” – esordisce Fragnito -; L’anno dopo il Conservatorio si appellò al Comune per chiedergli di impedire la nostra manifestazione a Piazza Castello perchè la troppa folla avrebbe disturbato il loro concerto nell’androne della Prefettura. Poi la Provincia di Benevento ha presentato 2 progetti, ricevendo circa 1 milione di euro per fare “iniziative sui longobardi” ma preferirono fare un festival della magia piuttosto che dare qualche euro alla nostra associazione. Infine in un incontro pubblico in cui si presentava la mostra internazionale sui longobardi, che portò Benevento Longobarda a collaborare con il MANN di Napoli (il più antico Museo del Mondo), il sindaco Clemente Mastella affermò che a lui “Benevento Longobarda non piace” e non gli piace perchè il suo presidente usa la bici per andare al lavoro”.

Il pensiero si sposta poi alle altre istituzioni, colpevoli nell’aver costretto Benevento Longobarda a un vero e proprio esilio: “L’anno scorso il servile comandante dei vigili urbani di Benevento cercava di impedirci di realizzare il corteo storico, per altro già autorizzato dalla questura. In pratica le istituzioni cittadine hanno condannato l’Associazione Culturale Benevento Longobarda all’esilio, costringendola a realizzare la rievocazione storica lontano dal centro storico, in uno spazio privato, grazie a Sannio Report. In questi stessi anni però oltre un centinaio di Comuni, Pro Loco, Musei, Enti pubblici, dal Friuli alla Puglia, passando per Marche, Abruzzo e Toscana, hanno chiamato e pagato Benevento Longobarda per far rivivere la gloriosa storia dei longobardi beneventani”.

Di recente l’associazione, dopo aver raccolto innumerevoli riscontri positivi in giro per l’Italia è stata impegnata come ogni anno ai Mercatini di Natale della Tenuta La Fortezza, dove i suoi rappresentanti hanno avuto modo di illustrare ai visitatori gli usi e i costumi di un tempo dando loro modo di immergersi in un’atmosfera unica: Sono due anni che l’associazione è impegnata praticamente ogni week end in tutta Italia, riscuotendo strepitosi successi ovunque e ricevendo complimenti da migliaia di persone. Anche ieri (domenica ndr.), alcuni abruzzesi e calabresi in visita ai Mercatini di Natale de La Fortezza a Torrecuso ci hanno riempito di complimenti, affermando che per loro è stato un piacere conoscere la storia dei longobardi beneventani. Poi torno a casa e scopro che Comune e Camera di Commercio, pur avendo oltre 200.000 euro a disposizione non sono riusciti ad allestire delle luminarie per natale, indispettendo i cittadini accorsi per assistere all’inaugurazione. Di fronte a questa notizia ho capito che in fondo essere stati condannati all’esilio da queste istituzioni è stato un colpo di fortuna. Quindi ringrazio tutte le istituzioni beneventane che continuano ad ostacolare e danneggiare Benevento Longobarda, condannandola all’esilio. Grazie di cuore. Continuate così. E’ per me sempre un grande piacere non dover ringraziare nessuna istituzione quando realizziamo la nostra rievocazione storica”.

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Foto tratta dalla pagina facebook Benevento Longobarda