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Benevento –  Sono iniziate con la lettura dei messaggi da parte del capo dello Stato Sergio Mattarella, e del Capo della Polizia Franco Gabrielli le celebrazioni per il 166° Anniversario della Polizia di Stato  questa mattina in Piazza San Modesto

Era qui, al quartiere Libertà, che bisognava venire – ha spiegato nel suo discorso il Questore Giuseppe Bellassai – in questa periferia alla quale gran parte di noi guarda da lontano, persino con sospetto. Quasi non volessimo ammettere che ci appartiene e che le sue asperità sono il risultato del nostro mondo, dello stile di vita che ci siamo dati. In questo Rione che molti poco conoscono. In luoghi come questo, per i quali sembra si nutrano sentimenti contrastanti che fanno pensare al rapporto con dei figli illegittimi verso cui si prova l’amore che è del legame di sangue ma dei quali, al contempo, quasi, ci si vuole dimenticare. Le Periferie, diventate, nell’accezione comune, sinonimo di decadenza e criminalità e noi sappiamo bene quanto errata e miope sia una tale valutazione.

  Non c’era luogo migliore per esprimere il significato del nostro generale “Esserci sempre”, per celebrare il nostro stare in mezzo alla gente, il venire incontro alle sue esigenze e guardare ai suoi bisogni. Non ha, forse, la bellezza immortale del Teatro Romano questa Piazza che è al centro della Spina verde, snodo geografico e sociale della vita del Rione. Ma è, certo, ricca di significati che la rendono meravigliosa ai nostri occhi. Oggi, ancora di più. Oggi che il suo Auditorium, simbolo di una annunciata rinascita, è fatto oggetto di ripetuti attacchi; degli scellerati tentativi, di vandali senza scrupoli, di mortificare definitivamente la speranza di chi abita il quartiere; di mettere in ginocchio, per sempre, i sogni di chi lo ama. Costoro, questi malviventi,  vorremmo guardare negli occhi, da uomini, per capire se sia solo l’ignoranza e la rozzezza ad indirizzarne le azioni o, piuttosto, subdole e sottili strategie”.

Azzerare le distanze, uscire dal palazzo, farsi conoscere, proporsi come organizzazione credibile ma, ancor più, dialogante, capace di ascoltare, e  di gestire una così delicata materia, la sicurezza della comunità, con equilibrio, senza mai cadere nell’eccesso. 

Questi gli obiettivi  della Polizia di Stato illustrati dal Questore.

La cerimonia è proseguita con la consegna dei riconoscimenti: promozione per merito straordinario al Sovrintendente De Falco Umberto U.P.G.S.P.,   Encomio solenne al Vice Questore Aggiunto De Paola Giuseppe Ufficio Gabinetto,  Encomio solenne al Sovrintendente Capo Voccola Luigi Squadra Mobile, Encomio solenne al Sovrintendente Nardone Gianni D.I.G.O.S., Encomio al Vice Questore Fattori Emanuele Squadra Mobile, Encomio al Commissario Capo Monaco Andrea U.P.G.S.P.,  Encomio all’Ispettore Superiore Maturo Pasquale,  Encomio all’Assistente Capo Coordinatore Minicozzi Massimo,   Encomio all’Assistente Capo Coordinatore Saccone  Giuseppe.