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Benevento – Alla riscoperta del patrimonio culturale della propria terra e della propria comunità che per molti resta quasi sconosciuto. Questa la filosofia alle Giornate di ‘Primavera del Fai che da 30 anni si ripropone ai cittadini del Bel Paese che spesso non sanno di vivere appunto in un posto che offre una straordinaria raccolta di ricchezze culturali, artistiche, archeologiche e monumentali.

E’ ripresa questa mattina la bellissima iniziativa ideata da Giulia Crespi del Fondo Ambiente Italiano alla fine del secolo scorso per ridare a tutti gli italiani la sensazione precisa di vivere in un Paese tanto bello quanto sconosciuto. Quest’anno la riproposizione di tante location di cui spesso non si sa nulla è stata accompagnata nel capoluogo sannita da una collaborazione con il Conservatorio “Nicola Sala” che ha voluto fare omaggio ai visitatori e ai turisti di una esecuzione sulle note di Bach all’interno della Chiesa del settecento di Santa Teresa in pieno centro storico del capoluogo, a due passi dal celebre Palazzo Paolo V.

La Chiesa, che fu la sede della rivolta antipapalina del 1848 da parte dei patrioti beneventani è stata riaperta al pubblico dal Fai e riproposta all’ammirazione di tutti.  Oggi e nella giornata di domani saranno diversi i siti culturali dove poter rinsaldare i valori del vivere civile testimoniati dal patrimonio culturale. A Benevento infatti è visitabile la chiesa di Sant’Agostino con l’annesso convento risalente al 1300 ove, si pensa, sia stato edificato in epoche precedenti e cioé ai tempi dell’Impero romano il Tempio di Iside. E per l’occasione anche in questo caso  è possibile un concerto a cura del Conservatorio Statale di Musica Nicola Sala.

Aperta anche la chiesa di Sant’Ilario a Port’Aurea, edificata tra la fine del VII e la prima metà dell’VIII secolo che oggi, grazie alla realtà virtuale, aiuta il visitatore a ripercorrere le imprese militari e le gloria dell’imperatore Traiano, così come è scolpito nel vicino Arco. Ferdinando Ielardi del Fai di Benevento ha spiegato: “Riabbracciamo la città dopo il periodo pandemico. Una riapertura di luoghi chiesti a gran voce dalla cittadinanza. Qui venivano effettuate le messe senza l’ausilio dei mezzi elettronici e oggi è possibile riscoprire grazie agli alunni del Conservatorio”. Attenzione puntata anche alla solidarietà e alla pace per il grave conflitto in corso in Ucraina: “Noi siamo per la pace. Abbiamo invitato alla comunità ucraina beneventana e davanti ai musicisti un bandiera fatta di fiori con i colori ucraini”.

La Fai nei prossimi mesi ha già in programma due nuove iniziative in fase di allestimento: “Vogliamo ripartire per dimostrare le bellezze del nostro territorio. Vogliamo riportare al pubblico  i tanti restauri tutti quei beni che sono stati tralasciati negli anni  e  di farli rivivere”.