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Benevento – Una sola sconfitta in sei gare e la miseria di quattro gol subiti, è con questi numeri che il Benevento di Fabio Cannavaro dovrà confrontarsi. La Reggina di Filippo Inzaghi è terza in B per punti conquistati in casa (15) alle spalle soltanto di Frosinone (18) e Parma (16, ma con due gare in più). Il perfetto mix di intensità e coesione, miscela che Superpippo è solito preparare alla guida di squadre del torneo cadetto. La pozione gli era venuta bene a Venezia così come nel Sannio e perfino a Brescia, prima che le divergenze insanabili con Cellino pregiudicassero il suo lavoro.

Un 4-3-3 di corsa, fisico e concretezza quello amaranto, in cui le pur prestigiose individualità passano in secondo piano. Tra i migliori in questa fase il regista sloveno Zan Majer, abile a soffiare il posto al capitano Crisetig a suon di prestazioni. Un elemento duttile, che a suo dire preferirebbe addirittura giocare da mezzala ‘box to box’, di quelli che tanto piacciono a Superpippo. Il campionato vinto a Lecce lo ha consacrato, quest’anno vuole ripetersi. “Il Benevento ha un grande organico, abbiamo preparato la sfida come tutte le altre”, ha detto alla Gazzetta del Sud il cervello della squadra reggina. 

A lui il compito di fornire gli spunti giusti al reparto offensivo in cui a prendersi la scena è stato più volte Canotto, che nell’edizione odierna del quotidiano calabrese è entrato nello specifico della settimana affrontata insieme ai compagni: “La sosta ci ha dato serenità ma non abbiamo lasciato nulla al caso. Il Benevento è una signora squadra, siamo perfettamente consapevoli di ciò che ci attende e lo è anche il mister che è sempre così meticoloso. Credo che i nostri avversari rinforzeranno il centrocampo confermando il 3-5-2 adottato nelle ultime uscite, ma prenderemo le dovute contromisure”. L’ex Frosinone è andato a segno nelle ultime due gare e si è preso con prepotenza un posto da esterno destro nel tridente titolare, ruolo che ha dimostrato ampiamente di meritare in questo avvio di stagione. A completare il terzetto saranno Menez al rientro come punta centrale e Rivas in qualità di esterno destro. 

La capacità della Reggina di mandare in gol ben dodici uomini è frutto di un lavoro incentrato sul pieno coinvolgimento di tutti gli effettivi ma anche di un centrocampo che fa degli inserimenti un grande punto di forza.  Ad affiancare Majer il giovane scuola Inter, Giovanni Fabbian (4 gol in 13 gettoni) e l’ex Parma Hernani (come Canotto a segno nelle ultime due gare), che quanto a intensità sono due grandi esempi di cosa sia la mentalità inzaghiana in salsa amaranto. Da non sottovalutare come la Reggina vanti anche la seconda miglior difesa del campionato, peggio solo del Frosinone (11 gol incassati contro i 7 dei ciociari). Merito di una retroguardia solida che ha trovato in Gagliolo e Camporese una coppia affiatata. Davanti al portiere Ravaglia, sugli esterni Pierozzi sta facendo benissimo a destra, mentre a sinistra un’altra vecchia conoscenza della Strega, Gianluca Di Chiara, dovrebbe tornare tra i titolari. Inzaghi ha la squadra e un ambiente infuocato pienamente nelle sue mani proprio come nel Sannio. L’ambizione non è un mistero: creare un capolavoro simile al Benevento 2020, la squadra dei record.