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Il Tribunale di Benevento deve stabilire se un carabiniere poteva o no sparare ad un uomo che, alla guida di un’automobile nel centro del capoluogo sannita, aveva tentato di sfuggire a una pattuglia che gli aveva intimato l’alt.

Si è svolta questa mattina l’udienza in merito a un fatto avvenuto il 10 dicembre del 2020, nella contrada Pontecorvo del capoluogo sannita. Protagonista della vicenda è A. D. R., 33 anni di Benevento, già noto alle forze dell’ordine. Mentre a sparare fu il brigadiere L. V. (difeso dall’avvocato Regardi) in servizio presso il comando provinciale dell’Arma di Benevento.

Il ferimento era avvenuto durante uno dei servizi di routine sul territorio dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Quella notte i carabinieri erano impegnati in un controllo in strada e avevano imposto l’alt al 33enne, che era alla guida dell’automobile e da solo nell’abitacolo. L’uomo, però, avrebbe cercato di fuggire. Invece di rallentare, avrebbe accelerato, sfiorando i militari che erano in strada davanti a lui. Il carabiniere avrebbe quindi puntato la pistola ed esploso un unico colpo, mirando all’automobile. Il proiettile aveva centrato la portiera, oltrepassandola e colpendo il 33enne alla gamba sinistra. L’uomo trasportato all’ospedale San Pio, fu sottoposto agli accertamenti diagnostici e successivamente operato per l’estrazione del proiettile. Dopo l’intervento chirurgico il 33enne beneventano trascorse 40 giorni di convalescenza, dei quali 27 in regime di ricovero in ospedale.

Partite le indagini, il Pm Colucci del tribunale sannita ha chiesto l’archiviazione per il militare. Questa mattina, durante l’udienza preliminare, l’avvocato Antonio Leone, legale della parte offesa, ha chiesto al Gip di rigettare la richiesta di archiviazione avanzata dal Pm con relativa formulazione del capo d’imputazione per il brigadiere Villani, qualificando correttamente l‘ipotesi delittuosa. Inoltre la difesa ha chiesto al Pm l’imputazione coatta ovvero il compimento di ulteriori indagini. In particolare il legale ha chiesto di disporre una perizia suppletiva sia medica che balistica, l’escussione dei medici del pronto soccorso intervenuti subito dopo l’evento, la perizia sull’auto al fine di valutare la traiettoria del proiettile e infine l’escussione della persona offesa mai disposta a chiarimento dei fatti. Il legale del Brigadiere ha sollecitato il giudice ad archiviare il caso. Al termine dell’udienza  il Gip si è riservato. Nei prossimi giorni è attesa la decisione.