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Il virus covid-19 continua a contagiare e a fare vittime, le strutture sanitarie sono al collasso, le famiglie fragili sofferenti e le attività produttive manifestano la loro profonda crisi.
 
Cosa è stato fatto da marzo ad oggi da tutta la filiera istituzionale? Conosciamo quello che ricade sui cittadini e sulle categorie professionali perché si percepisce benissimo.
 
Per affrontare le questioni, però, è necessario mantenere la calma e mettere a frutto le intelligenze e le competenze. Le valutazioni soggettive, se non supportate da competenze specifiche, non risultano utili ai fini della risoluzione delle varie problematiche.
 
La violenza, imporsi, anche senza alcuna speculazione o pregiudizio, non aiuta nessuno ma può solo spostare l’impegno,  l’attenzione e la considerazione. Manifestare è un diritto sacrosanto, rivendicare i propri diritti e confrontarsi in maniera civile attribuisce un valore all’oggetto della discussione ed alla sofferenza dei richiedenti, ma non è produttiva alcuna forma di violenza, verbale e fisica, soprattutto in questo particolare momento di vita.
 
Tutti, cittadini e istituzioni, avremmo dovuto maturare la consapevolezza della reale condizione che stiamo vivendo e tutti avremmo dovuto  maturare una responsabilità collettiva che andava praticata ogni santissimo secondo di vita, e invece?
 
Non è più tempo di parlare senza conoscere, di disinformare, di creare confusione e alimentare preoccupazioni. E’ tempo di agire correttamente, con buon senso, la responsabilità e la coscienza, ci obbligano a rispettare le norme di prevenzione: mascherina, distanza, igiene delle mani. Questo sicuramente ci permette di limitare la diffusione del virus.
 
Ad ogni modo, bisogna andare avanti, non con la presunzione di chi crede di conoscere la soluzione per ogni problema, non con l’egoismo di appagare solo le proprie esigenze, non con la speculazione di chi vede nell’emergenza solo business, ma incrementando innanzitutto una forma di amore universale, sentendosi parte integrante di una Comunità, che dovrebbe essere coesa, con il senso del dovere di rispettare le regole e di adoperarsi per chi vive con maggiori difficoltà, con la speranza che viene alimentata dalla fede, dalla preghiera, di chi crede che Dio esiste e aiuterà noi tutti e le persone che saranno chiamate a dare risposte risolutive.
 
Prima di chiudere, il Governo e gli Enti locali, assolvano i loro doveri:
 garantire ristoro alle famiglie e alle attività in difficoltà; garantire tutte le prestazioni sanitarie, da quelle che interessano i malati oncologici, i cronici, le emergenze, la medicina nucleare ( Risonanze, etc.); migliorare e potenziare le strutture pubbliche che si occupano della gestione sanitaria del COVID; sospendere immediatamente riscossioni di ogni genere, tasse, fitti, mutui, etc; garantire controlli e sicurezza.
 
In strada a protestare solo se mancheranno queste prerogative!!!
#ioxbenevento