- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Castelpoto (Bn) – Le truffe sembrano non avere fine. E stupiscono soprattutto le modalità con cui queste vengono poste in essere. E’ caccia al ladro seriale che agisce negli spogliatoi dei campi sportivi durante le partite. Nel Sannio è emergenza dopo alcuni episodi di furto avvenuti nel corso delle partite di calcio che si tengono sui campi di provincia. Questa volta siamo in Valle Vitulanese, il malvivente si spaccia per un osservatore degli arbitri e, furtivamente, si introduce nello spogliatoio del campo sportivo ‘Generoso Simeone’, rubando soldi ai giocatori impegnati in campo. È avvenuto ieri pomeriggio a Castelpoto durante la partita tra i padroni di casa e il Paolisi, valevole per la Coppa Campania.

Secondo quanto ricostruito, il ladro agisce nel corso di partite di calcio spacciandosi come l’osservatore dell’arbitro e, una volta che i giocatori e lo stesso arbitro entrano sul rettangolo di gioco per la partita, entra furtivamente negli spogliatoi per rubare qualsiasi oggetto di valore. Cappello in testa, sciarpa davanti al viso quasi a volersi camuffare. “Sono il commissario di campo”. Si presenta così prima del match. Va a conoscere persino la terna arbitrale. Staziona per tutto il primo tempo ai bordi del campo. Nessun sospetto. È prassi che la FIGC invii sui terreni di gioco propri dirigenti per vigilare e controllare la situazione. Ma nella ripresa, accade l’impossibile: o meglio, a fine partita. Mancano soldi dal portafogli di un tesserato della squadra ospite, persino i cronometri per gli allenamenti dal magazzino. Volti attoniti. Del “finto” osservatore non c’e più traccia. Una sorpresa, una beffa. Partono le denunce.

Una dinamica simile è stata messa in atto anche nei mesi scorsi a San Martino Valle Caudina durante il match tra Montesarchio e Virtus Liburia. I carabinieri della locale stazione, incaricata delle indagini del caso, non esclude l’esistenza di un filo comune tra i furti effettuati. Al momento dell’uomo camuffato, nessuna traccia. Fornito anche un identikit alle forze dell’ordine che nel frattempo hanno avviato le indagini, basandosi sulle prime testimonianze e si spera di risalire al malvivente anche grazie alle telecamere di videosorveglianza messe a disposizione dal Comune di Castelpoto. La caccia è aperta. Intanto arrivano le parole di Gianluca Muccio, dirigente della compagine di casa, che esprime tutta la sua vicinanza alla società del Paolisi“Sono fortemente rammaricato per quello che è accaduto ma la società del Castelpoto si sta impegnando per risalire all’identificazione del malfattore. Abbiamo già individuato l’auto, una Smart forfour grigia, e abbiamo chiesto di visionare le telecamere comunali. Andremo fino in fondo”.