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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del circolo Pd di Benevento in merito all’aggressione della maestra dell’istituto San Filippo.

Proprio mentre vengono pubblicati i dati PISA-OCSE sulla qualità del sistema scolastico/educativo dei paesi europei, nella nostra città si verifica un episodio di estrema gravità: una docente della scuola primaria San Filippo viene, durante l’orario di servizio, aggredita e ferita, riportando una prognosi di una settimana, da una genitrice di una propria alunna.

Noi del circolo cittadino del Partito Democratico di Benevento, al quale stanno a cuore le vicende e le problematiche del mondo dell’istruzione, esprimiamo solidarietà nei confronti della docente aggredita e mi preme sottolineare il fatto che in quel momento, poiché in servizio, si trattasse di un pubblico ufficiale e quindi rappresentasse l’istituzione scolastica nel suo valore pubblico e collettivo.

Episodi come questi, al di là dell’uso della violenza, sempre esecrabile, vanno stigmatizzati soprattutto perché rivolti non a persone, ma a rappresentanti dell’istituzione più importante di cui la vita democratica di questo paese possa beneficiare: la scuola.

Come è evidenziato dalle recenti statistiche OCSE, il sistema di istruzione italiano vive un momento di crisi e di particolare inadeguatezza nell’affrontare sfide sempre più moderne, sottolineando una grave sottovalutazione della politica nei confronti dell’istruzione.

Mi chiedo, e sono così portavoce degli amici del PD cittadino, se questo scollamento tra politica e scuola non si rifletta anche su uno sdoganamento di atteggiamenti e comportamenti, come quello recentemente avvenuto e come molti altri passati sotto silenzio, volti a rendere sempre più profondo il divario tra società e agenzia educativa, mettendole addirittura, strumentalmente, l’una contro l’altra e rendendo sempre più teso il dialogo tra genitori ed insegnanti che invece dovrebbe essere costruttivo e volto allo sviluppo umano e culturale dei minori.

Esacerbare i toni del dibattito pubblico, svilire il ruolo degli insegnanti e del sistema educativo, mortificare economicamente i lavoratori del comparto scuola, non può far altro che, in casi limite come quello avvenuto recentemente, portare alla legittimazione dell’uso dell’aggressività verbale e della violenza fisica.

Ben vengano quindi le manifestazioni spontanee di solidarietà e di vicinanza alla docente coinvolta e alla comunità scolastica come quella avvenuta ieri in centro città, auspicando un ritorno della centralità della scuola nel dibattito politico e una giusta valorizzazione del ruolo dell’istruzione come strumento principale volto al progresso culturale, sociale ed economico del nostro paese”.