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Il timore che il trasferimento dell’Unità Materno – Infantile da San Salvatore Telesino a Guardia Sanframondi, sia dettato da una scelta politica persiste, per questo chiediamo al direttore Generale dell’Asl di Benevento, Franklin Picker, di valutare se logisticamente si tratti della scelta più opportuna”, questo il commento del deputato e portavoce M5S, Pasquale Maglione, sul trasferimento dell’Unità Materno – Infantile presso la sede dell’ufficio del Giudice di pace di Guardia Sanframondi. 
Pur trovando inspiegabile il rifiuto dell’Asl all’offerta di un locale a titolo gratuito da parte del comune di San Salvatore Telesino, da destinare alle attività del centro in attesa che i lavori presso la sede di Via Molino Pacelli vengano avviati e completati, e a fronte dei 50.000 € stimati in via provvisoria per i lavori di adeguamento presso i locali ubicati nel comune di Guardia Sanframondi, ritengo più urgente ora evitare che ci siano ricadute sui servizi ai cittadini. Quello offerto dal centro è un servizio fondamentale di cui usufruisce la Valle Telesina e parte della Valle Titernina e da più parti viene sottolineata la posizione strategica di San Salvatore Telesino, baricentrica e facilmente raggiungibile per l’utenza che si rivolge alla struttura. E’ importante – prosegue Maglione – che i trasferimenti di presidi sanitari siano motivati sulla base delle condizioni territoriali, in modo che per i cittadini risultino agevoli sia gli spostamenti che i tempi di percorrenza. In questo caso purtroppo, sembra che il trasferimento dell’Unità Materno – Infantile a Guardia Sanframondi comprometta questa accessibilità”.
Ci auguriamo che il direttore generale dell’Asl riconsideri l’offerta del comune di San Salvatore Telesino di usufruire senza alcun onere di spesa dei locali dell’ex Municipio; non solo per non gravare sul bilancio già magro della sanità locale, ma soprattutto per non complicare l’accesso a un servizio da parte dei cittadini dell’intera area. Il Movimento 5 Stelle – conclude il deputato – avvierà, anche tramite i portavoce in Regione, i dovuti approfondimenti e si riserva la possibilità di considerare un eventuale danno erariale che una siffatta scelta possa portare alle casse dell’Ente”.