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Benevento- Seduto al tavolo della conferenza stampa, senza essere circondato da supporter e amministratori. Ma su quello stesso tavolo Pasquale Maglione mette i fatti, quelli che hanno contraddistinto il suo (quasi) quinquennio da deputato. 

Il legame con Luigi Di Maio, i trascorsi con il Movimento 5 stelle, tutto ciò che è stato fatto per il Sannio e qualche stoccata agli avversari politici, ai quali chiede a gran voce un confronto pubblico. 

“Luigi Di Maio ha scommesso sul Sannio, un territorio che sotto il profilo della compilazione delle liste è stato invaso da personaggi che poco hanno a che fare con questa terra. La famiglia Mastella non ha portato nulla ai sanniti, se non un personale reddito di politicanza. Tenere ai propri conterranei non passa attraverso centinaia di interrogazioni parlamentari, servono i fatti.
Mi definiscono tuttologo – ha proseguito Maglionee sono felice per questo appellativo: mi sono occupato di tutto, dalle infrastrutture alla sanità, anche se di competenza regionale. L’accelerazione sulla Fortorina, il primo tratto della Telese-Caianello, la tratta ferroviaria Benevento-Cancello, riconoscimento del primo vitigno autoctono, il sito di compostaggio a Sassinoro e l’ospedale di Sant’Agata de’ Goti grazie all’intervento del ministro Grillo. I risultati sono stati ottenuti grazie alla capacità di ascoltare il territorio, di volerlo bene, di andare oltre l’attività parlamentare”.

Per quanto concerne la nuova formazione di Impegno Civico e la relativa fuoriuscita dai pentastellati, Maglione guarda avanti: “Ho costruito il movimento pietra dopo pietra quanto il partito era allo 0% e l’ho fatto insieme a Luigi Di Maio e non con Giuseppe Conte. Abbiamo fatto opposizione nel modo giusto, quando siamo diventati forza di governo abbiamo avuto problemi. Mi pendo di aver appoggiato il governo Conte, ho la sensazione che l’ex premier usi il Movimento 5 Stelle per farsi un partito tutto suo”.