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Cremona – Si appresta a tornare in campo la Cremonese dopo un lungo stop. I grigiorossi sono stati costretti a fermarsi prima per la pausa dovuta agli impegni delle Nazionali e poi a causa del “riposo forzato” imposto dal calendario. La formazione di Andrea Mandorlini sarà di scena domani pomeriggio, ore 15, al “Ciro Vigorito” di Benevento.

Abbiamo lavorato bene per tre settimane ed ero contento per il recupero fisico degli infortunati. Poi ha iniziato ad accusare un problema Terranova, quindi Emmers, Paulo e Perrulli. Non partirà nemmeno Piccolo, a causa di un affaticamento muscolare”. Il tecnico dei lombardi in conferenza stampa spiega così la situazione che è venuta a crearsi sul fronte infortunati negli ultimi giorni e la scelta condivisa con staff tecnico e società di rinunciare a loro in vista della gara contro i giallorossi di Bucchi. “Restano a Cremona a lavorare – continua l’allenatore dei grigiorossi – perché ci attendono 3 gare in soli sette giorni e abbiamo l’obbligo di usare attenzione e cautela. Dispiace, ma è così: l’imponderabile esiste”.

Mandorlini poi passa all’analisi del prossimo impegno: “In attacco – spiega – abbiamo a disposizione 5 giocatori per tre ruoli, con noi ci sarà Spaviero, e in generale siamo comunque pronti ad andare a giocarcela su un campo difficile contro una squadra che è data da tutti come la favorita. Il Benevento è partito fortissimo, poi ha attraversato un momento un po’ così ma il suo valore non è in discussione. Noi abbiamo le nostre qualità e abbiamo un discreto equilibrio di squadra: caratteristiche che spero di vedere anche domani. Non abbiamo tempo per piangerci addosso e so perfettamente che chi giocherà darà il massimo per se stesso e per chi non potrà esserci”.

Alla domanda su che genere di partita il tecnico ipotizzi, Mandorlini risponde: “Difficile dirlo, so solo che abbiamo tanta voglia di giocare e che ci attende una partita dura”. Chiusura dedicata alla situazione legata all’incognita format del campionato. “Sinceramente – chiosa l’allenatore – non mi faccio coinvolgere da quanto proviene da fuori, non vivo in una campana di vetro ma sono concentrato solo sulla partita. E come me anche la squadra”.