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“Io ho tutelato la comunità, esponendomi alla gogna pur non avendo responsabilità dirette. Altri hanno fatto sciacallaggio e risponderanno nelle sedi opportune del loro comportamento”. Così Clemente Mastella che pochi minuti fa, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Mosti, ha chiuso il ‘caso tetracloroetilene’ e annunciato il ritorno alla normalità, firmando in diretta l’ordinanza che ripristina la potabilità dell’acqua proveniente dai pozzi di Pezzapiana.

Una buona notizia che la fascia tricolore ha voluto salutare con un ‘brindisi’ con l’acqua incriminata. “E’ buona. Di certo migliore di quella delle bottiglie”.

Decisive si sono rivelate le ultime analisi condotte dall’Arpac e dalle quali è emersa una presenza nella norma di tetracloroetilene nelle acque prelevate da più punti. Valori sempre inferiori e di poco superiori all’1%. Tutta un’altra storia, insomma, rispetto a quanto comunicato dall’Asl nella serata di giovedì quando i valori toccavano addirittura la soglia del 250%. Una discrepanza abissale. “Magari è stato un episodio di ischemia transitorio” – prova a spiegare il sindaco, allargando le braccia. D’altronde, qualche rimostranza nei confronti dell’Asl Mastella ce l’ha e non ne fa mistero. “Serviva maggiore collaborazione e prudenza. E nuovi controlli, come quelli prontamente eseguiti da noi”.

Ribadendo quanto già affermato ieri da Domenico Russo, presidente del Consiglio d’Amministrazione della Gesesa, Mastella ha snocciolato i risultati delle analisi condotte settimanalmente dalla partecipata di palazzo Mosti. Nessuna delle rilevazioni interne si avvicina, neanche lontanamente, a quanto accertato dall’Asl: “I tecnici mi dicono che pur essendo teoricamente possibile l’esistenza di un dato improvviso e anomalo la differenza è inspiegabile. Per capirci, persino a Solofra, dove alcuni pozzi presentano una situazione realmente preoccupante per la presenza degli agenti chimici delle industrie, il dato è altissimo ma non supera mai il 70%”.

Insomma, sin da subito il risultato dell’Asl è apparso sospetto ai piani alti di via Annunziata. “Ma dinanzi a quella comunicazione io non potevo agire diversamente. Era mio dovere firmare l’ordinanza che disponeva il divieto di utilizzo dell’acqua. Dispiace sia subito partito lo sciacallaggio, anche da parte delle opposizioni. Sui social ho subito di tutto, dagli insulti alle minacce. Qualcuno ne risponderà? C’è stato anche chi ha alzato il prezzo delle acque minerali per fare profitti sulle nostre difficoltà. Nei loro confronti ho chiesto alla Guardia di Finanza e alla Polizia Municipale di intervenire”.

Da una crisi, però, possono nascere anche delle opportunità. E allora Mastella commenta positivamente l’esito della riunione che questa mattina ha coinvolto – tra gli altri – anche Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania. “Già martedì approveranno un pacchetto di misure utili a restituire ulteriore tranquillità ai beneventani. Sarà finanziato il piano di caratterizzazione dei pozzi di Campo Mazzoni e Pezzapiana e l’uso dei carboni attivi per filtrare l’acqua. Presto, poi, e in attesa delle acque della Diga di Campolattaro, ci sarà trasferita l’acqua di Solopaca, con un conduttore dedicato esclusivamente a Benevento”.

Quindi la conclusione in un messaggio diretto ai cittadini: “Non date retta a corvi e cornacchie, avete bevuto sempre acqua assolutamente potabile”.

 

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