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Crotone – L’allenatore del Crotone, Davide Nicola, ha incontrato la stampa in vista del match di serie A con il Benevento. Le due squadre vengono entrambe da due pesanti sconfitte e in classifica sono separate da un solo punto, occupando rispettivamente il penultimo e l’ultimo posto della graduatoria.

QUALITÀ – “Dovremo fare la partita che siamo abituati a fare, con la nostra mentalità e il nostro modo di stare in campo, con una compattezza che non abbiamo avuto a Bergamo, con sacrificio, umiltà e lavoro di squadra perché il Crotone è forte quando lavora di squadra“.

ASSENZE – “Tonev non c’è, vedremo chi è nella condizione di giocare e di poter dare qualcosa di più e di importante alla squadra. Molti non sono ancora pronti ma cresceranno e miglioreranno col tempo, vengono da condizioni diverse. Nalini ieri ha sostenuto il primo allenamento con il gruppo, Martella anche si è aggregato, vedremo come risponderanno“.

AVVERSARIO – “Per domenica mi interessa il Crotone, non mi interessa quale avversario arrivi. So che se la mia squadra gioca come sa fare e con la giusta mentalità dirà la sua. La partita è importante per entrambe, non esistono partite da perdere conta solo quella che si va ad affrontare“.

IDENTITÀ – “Abbiamo un’identità precisa, ci siamo salvati attraverso un’organizzazione di squadra importante, con la capacità di resettare ogni singola gara, con la voglia di mantenere alti l’entusiasmo e la fame sia in allenamento che in partita, con l’aiuto del pubblico, non mollando mai e credendoci sempre. Questi aspetti non sono cambiati, quest’anno non siamo diversi. Ci sta sbagliare una partita, è giusto arrabbiarsi ma è anche opportuno fare le dovute considerazioni. E’ stata la prima settimana durante la quale giochiamo tre partite, bisogna essere coscienti che un minimo di adattamento serva“.

ADATTAMENTO– “Studiamo talmente bene il nostro avversario che quando in partita non riusciamo ad esprimere le nostre qualità, rimanendo corti e compatti, utilizziamo degli adattamenti. Io non parlo di moduli ma di adattamenti infatti. L’Atalanta ha un gioco non difficile da leggere ma da contrastare, questo ti impone un certo tipo di adattamento ma alla fine ritorniamo a fare quello che abbiamo sempre fatto: linee strette e scaglionamento, mentalità di dover tutti dare una mano e impostazione della partita su delle ripartenze rapide o sulla conquista della metà campo per sviluppare il nostro gioco“.

OBIETTIVI – “A me interessa la partita di domenica, sono concentrato su quella e su cosa deve fare la mia squadra. Allora penso che possiamo essere competitivi con tutti, indipendentemente dall’avversario. Siamo in linea con quello che vi ho detto l’anno scorso, non faremo un campionato diverso, anzi dovremo essere coscienti che per far crescere una squadra, avendone cambiato il 50-60%, devi sempre e solo lavorare con fiducia, appartenenza e con una fame senza eguali. Forse mi aspettavo qualche punto in più col Verona, dopo quella partita lì dovevamo avere tre punti in classifica. Col Cagliari, nonostante il primo tempo, se avessimo pareggiato non ci sarebbe stato nulla da ridire. Se non abbiamo fatto questi punti, però, è perché non siamo ancora abbastanza bravi“. 

NUMERI – “L’anno scorso Falcinelli ha fatto gol dopo otto partite, i numeri te li sei costruiti strada facendo. Far giocare più giocatori significa essere più competitivi e avere più alternative però è chiaro ed è normale che non tutti sono ancora pronti. Qualcuno è arrivato da infortuno, qualcuno non ha avuto continuità e qualcuno è arrivato da un altro campionato“.

TUMINIELLO – “Ha sfruttato l’occasione che ha avuto, è quello che chiedo ai miei giocatori. Ha tirato tre volte in porta e per tre volte ha preso la porta, in una di queste ha fatto gol, è stato bravo. Vedremo la sua crescita, ha delle qualità ma è giovanissimo“.

TIMORI – “Ripeto, guardo solo a noi stessi e temo quando non giochiamo con la nostra organizzazione e la nostra mentalità. Se ci preoccupa prendere gol o perdere la partita dobbiamo cambiare lavoro. Noi abbiamo coscienza di chi siamo e di dove giochiamo“.