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Pasquale Maglione ha scelto Luigi Di Maio e non ha dubbi: “Impegno Civico sarà la sorpresa delle prossime elezioni“. E se per il futuro preannuncia “importanti sorprese“, guardando al passato c’è una sola scelta che non rifarebbe: “Votare Conte come capo politico del Movimento Cinque Stelle“. Anteprima24 prosegue il suo racconto della campagna elettorale e lo fa con Maglione, deputato uscente e ricandidato, capolista per ‘Impegno Civico‘ nel collegio plurinominale Benevento-Caserta-

Onorevole, inizia la campagna elettorale e per lei le difficoltà sono anche maggiori rispetto agli altri candidati considerato che corre con un simbolo nuovo e un movimento nato da poche settimane. Strada in salita?

“Le sfide semplici non mi sono mai piaciute. Questo vale anche per la politica e in tal senso la mia storia lo dimostra. Oggi con ‘Impegno civico’ e il Ministro Luigi Di Maio stiamo lanciando, forti anche della esperienza di questi anni, una progettualità che ha come cardine la concretezza: c’è bisogno di soluzioni concrete a problemi reali. Del resto è quello che ho fatto fino ad oggi. Per cui sì, posso dire di essere fiducioso, anzi che saremo la sorpresa delle prossime elezioni”.

Lei è stato tra i primi grillini del Sannio e punto di riferimento per la comunità del M5S: quanto le è costato lasciare “casa sua”?

“Il M5S è stata la mia casa, dice bene. Una casa che ho contributo a costruire mattone dopo mattone. Purtroppo però, all’interno di quella casa ho cominciato a sentirmi un estraneo e come me molti altri colleghi. La risoluzione contro le armi all’Ucraina è stata la prova che alla responsabilità si stava sostituendo la propaganda elettorale, in contraddizione con gli inviti al pragmatismo chiesti e ottenuti nei 2 governi precedenti. Non potevamo renderci complici di un gesto così irresponsabile che peraltro ci poneva in contrasto ai nostri partner internazionali”.

È una scelta che rifarebbe? Qualche maligno direbbe di sì a prescindere, considerato che le parlamentarie grilline si sono rivelate una sorta di forche caudine per un’altra grillina storica come Sabrina Ricciardi.

“Assolutamente sì. Certamente restando nel M5S sarei rimasto in una zona di comfort, ma non è mai stato il mio tornaconto personale a motivare la mia attività politica e penso che a dimostrarlo siano i fatti e il mio operato in questi anni”.

Un bilancio di questi cinque anni da Deputato: una cosa di cui va fiero e una scelta che non rifarebbe?

“Sicuramente vado fiero del mio modus operandi. Credo di poter dire senza tema di smentita, che ho portato avanti una politica di condivisione e di interconnessione con il territorio che non ho mai abbandonato. Cosa non farei? Non rivoterei Conte come capo politico”.

Ritiene quindi di essere stato sufficientemente presente sul territorio?

“Ritengo di aver svolto con passione e dedizione il mio mandato e questo lo possono testimoniare amministratori, rappresentanti di categoria e anche cittadini comuni che quando hanno richiesto la mia presenza, non hanno mai ricevuto una risposta negativa”.

I temi che caratterizzeranno la sua campagna elettorale?

“Se vogliamo immaginare un futuro per il Sannio, allora dobbiamo creare le condizioni per invertire la rotta dello spopolamento, al di fuori di ogni retorica. Bisogna investire in infrastrutture digitali e fisiche. Grandi passi in avanti sono stati stati fatti per quelle fisiche, con lo sblocco dei lavori per la Fortorina e quelli del raddoppio della Benevento Caianello. Altrettanto importanti sono gli investimenti in atto sulla tratta ferroviaria Benevento-Cancello, oltre 100 milioni di euro, e l’apertura di un tavolo al Ministero per l’annosa questione del passaggio ad RFI che la fine anticipata non ha permesso di chiudere. A mio avviso, inoltre, non va abbandonata l’idea del traforo del Partenio. Occorre poi puntare sulle nostre eccellenze agricole. Risultati concreti sono stati già ottenuti con il riconoscimento dell’IGP per l’olio e del primo vitigno autoctono del Sannio, la Camaiola, e soprattutto quello di aver chiesto e ottenuto uno scalo merci per il comparto del vino e dei prodotti agricoli. Ora immagino l’ampliamento dell’areale della mozzarella di Bufala al nostro territorio una possibilità”.

Quali?

“È necessario intervenire sul prezzo del tetto del gas per contrastare gli aumenti delle bollette che stanno incidendo pesantemente su famiglie e imprese. Constato che la proposta del Ministro Di Maio in tal senso sta finalmente raccogliendo le dovute adesioni anche dagli altri schieramenti. È l’unica percorribile”.

Cosa resterà di Impegno Civico dopo il 25 settembre? La vedremo sempre e comunque al fianco di Di Maio?

“Sono convinto che rappresenti una novità importante all’interno dello scenario politico nazionale, anzi l’unica. Di Maio ha già dimostrato sul campo di aver le potenzialità per essere un leader serio e pragmatico, essendosi assunto ruoli e scelte di grande responsabilità. Dopo il 25 settembre ci saranno interessanti sorprese”.