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“Molte volte il presidio ospedaliero del Sant’Alfonso Maria de’ Liguori è stato messo in discussione ma il lavoro svolto, l’impegno profuso e la volontà di rilanciare questo importantissimo presidio sul nostro territorio hanno dato i loro frutti ed oggi il Polo Oncologico è una realtà”. Commenta così, Carmine Valentino, sindaco di Sant’Agata de’ Goti, la notizia del decreto del commissario De Luca che di fatto dà il via libero al nuovo polo oncologico di località San Pietro.

Una notizia attesa, dopo l’annuncio dato proprio dal governatore Vincenzo De Luca – che è anche Commissario ad Acta per l’Attuazione del Piano di rientro del disavanzo del sistema sanitario regionale – a Sant’Agata de’ Goti a fine settembre in occasione della cerimonia di inaugurazione del riqualificato costone tufaceo. De Luca lo aveva detto, l’annessione del presidio ospedaliero di Sant’Agata all’azienda ospedaliera “Rummo” era la soluzione, unica, per salvare il nosocomio santagataese e dare attuazione alla legge regionale che già ad inizio 2016 aveva previsto un polo oncologico nel Sannio.

“Il decreto – si legge in una nota di Palazzo San Francesco – arriva a poco più di un mese dall’annuncio dell’istituzione del Polo Oncologico del P.O. Sant’Alfonso Maria de’ Liguori fatto, proprio dal governatore De Luca, in occasione della sua visita a Sant’Agata de’ Goti del 24 settembre scorso, così come a suo tempo sancito dal Consiglio Regionale con legge numero 6 del 2016 (articolo 22, comma 3), a seguito di emendamento specifico a firma, tra gli altri promotori, del consigliere regionale Mino Mortaruolo”.

Un decreto, chiosano da Sant’Agata de’ Goti, che “arriva dopo circa due anni di lotte. Un impegno ed un confronto serrati che hanno visto l’amministrazione comunale di Sant’Agata de’ Goti in prima fila, sempre e comunque, adoperarsi su tutti i livelli istituzionali per permetterne l’attuazione.

Una battaglia dura, documentata punto per punto in una sezione dedicata della rete civica comunale www.santagatadegoti.net contenente lettere aperte firmate dal Sindaco Carmine Valentino indirizzate alla cittadinanza, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ed al consiglio regionale, sedute delle commissioni del Consiglio Regionale della Campania III (Speciale Terra dei Fuochi) e VIII (Agricoltura) e molte altre notizie e documenti ufficiali dedicati all’argomento.

Un’azione sostenuta fortemente anche da tantissimi amministratori, esponenti della società civile e del mondo dell’associazionismo; dalle istituzioni religiose del territorio, dal vescovo della nostra Diocesi, Sua Eccellenza Monsignor Battaglia, e di quella di Aversa, Sua Eccellenza Angelo Spinillo. Quest’ultimo ha saputo creare convergenze importanti rispetto alla problematica che tocca una parte del nostro territorio regionale, ovvero quella ‘Terra dei Fuoch’ per la quale l’istituzione del Polo Oncologico rappresenterà una risposta concreta e specialistica”.

 

Valentino: “Quella per il Polo Oncologico è stata una battaglia in difesa di un diritto di tutti”

“Questa amministrazione comunale – queste le parole del Primo Cittadino Valentino – in una fase storica sicuramente complessa, ha saputo svolgere, ancora una volta, un ruolo fondamentale: un impegno che viene da lontano e che guarda lontano. Guarda soprattutto al disagio ed alle difficoltà di cittadini in cerca di strutture sanitarie che possano offrire servizi e cure qualificati.

Infine, un grazie a chi ha voluto condividere con noi questo percorso e penso in particolare a Mino Mortaruolo, a Umberto Del Basso De Caro, al Presidente ed all’ amministrazione provinciale di Benevento, all’assemblea dei sindaci della Provincia dei Benevento, al nostro consiglio comunale, e a quanti, fuori dal contesto provinciale, hanno intuito l’importanza di una battaglia, non locale e campanilistica, ma in difesa di un diritto di tutti.

Riscontriamo, ancora una volta, il pragmatismo e l’operatività del governatore della Regione Campania e della struttura tecnica di supporto, che ha dato concreta attuazione a quanto anticipato anche qui a Sant’Agata de’ Goti nei mesi scorsi.

Oggi, l’unificazione del P.O. “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” con l’A.O. “Rummo”, dà vita ad una governance più forte, nel Sistema Sanitario Regionale e nel mezzogiorno d’Italia.

Una nuova visione, che ha come obiettivo la difesa dei diritti del malato. Grazie a quella politica, che senza preconcetti, ha creduto in questa battaglia. Adesso, però, l’iter va completato. Si faccia in fretta”.