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Benevento – Angelo Giordano, Dirigente del Settore Tecnico della Provincia di Benevento, è stato incaricato di espletare tutte le attività per la manutenzione straordinaria degli alvei fluviali compresa la proposta d’inserimento negli strumenti di programmazione e nei progetti e programmi del redigendo Bilancio di previsione.

E’ quanto stabilito dal Presidente della Provincia Antonio Di Maria con un proprio atto di indirizzo contenuto in una delibera di imminente pubblicazione. .

Il provvedimento di Di Maria, frutto dei dati del monitoraggio dell’intera rete idrografica di competenza, costituisce uno strumento essenziale per garantire il normale deflusso delle acque negli alvei.

Il monitoraggio del Settore Tecnico e le conseguenti determinazioni hanno avuto come punto di partenza le aree di criticità idraulica create dagli eventi calamitosi dell’ottobre 2015 e del novembre 2019 allorché le intensissime precipitazioni hanno interessato in negativo la viabilità, i nuclei abitati e i fondi agricoli.

In alcuni tratti degli alvei le acque defluiscono in modo incontrollato creando intensi fenomeni erosivi spondali. Depositi detritici ostruiscono il normale deflusso delle acque di piena ed invadono i terreni e le strade limitrofe. In caso di malaugurati, futuri eccezionali eventi pluviometrici (“bombe d’acqua”) e conseguenti nuove piene dei corsi d’acqua, quei materiali potrebbero coinvolgere fabbricati a destinazione abitativa ed economico-produttiva mettendo a rischio la pubblica e privata incolumità. In altre parole, l’elevato rischio residuo legato agli eventi dell’ottobre 2015 e del novembre 2019, che hanno creato fenomeni erosivi, si accompagna alla mancata manutenzione ordinaria degli alvei, agli accumuli detritico-fangosi prodotti da quegli eventi e all’ubicazione degli abitati rispetto agli accumuli di materiali: e tutto ciò costituisce potenziale fattore di rischio.

Il provvedimento per la manutenzione straordinaria degli alvei fluviali, adottato dal Presidente della Provincia, prevede la possibilità della compensazione dell’onere della realizzazione dei lavori, qualora i materiali di accumulo abbiano valore commerciale da stabilirsi secondo le disposizioni vigenti in materia. Pertanto, i Soggetti attuatori degli interventi sugli alvei provvederanno: 1) in sede di progettazione alla preliminare descrizione e caratterizzazione degli inerti fluviali, sia ai fini ambientali sia per definirne l’eventuale effettivo valore commerciale unitario; alla quantificazione, mediante appositi rilievi, dei volumi di inerti alienabili e di cui non risulta utile o conveniente la ricollocazione in alveo; a descrivere e riportare gli esiti delle suddette fasi negli elaborati di progetto e ad evidenziare l’utilizzo della compensazione per l’attuazione dell’intervento nel computo metrico estimativo, nel quadro economico, nell’elenco prezzi, nello schema di contratto e nel capitolato speciale d’appalto; 2) in fase di esecuzione alla contabilizzazione dei volumi di materiale inerte ceduti all’appaltatore e alla consequenziale detrazione del loro prezzo dall’importo netto dei lavori a pagare. Per la determinazione del canone, il Soggetto attuatore, in relazione alle effettive caratteristiche degli stessi, adotterà quanto previsto dalla Commissione Regionale per il rilevamento dei costi dei materiali, dei trasporti e dei noli, istituita presso il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania ed il Molise. Per la rimozione dei  materiali litoidi rimossi per prevenire situazioni di pericolo e per il ripristino dell’officiosità dei corsi d’acqua e della viabilità non si applicano le disposizioni previste per la gestione delle terre e rocce da scavo che invece sono riservate esclusivamente ai siti che, al momento degli eventi calamitosi, erano soggetti a procedure di bonifica ambientale dovuta alla presenza di rifiuti pericolosi, tossici o nocivi idonei a modificare la matrice ambientale naturale.