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In questi giorni assistiamo allo scandalo che ha coinvolto il M5S sulla questione dei rimborsi non versati. Il candidato Premier che corre da una banca all’altra per verificare se tutti si sono autotassati. Nel mentre si rincorrono i bonifici, scoppia ancora un caso: lista delle spese, ristoranti, consulenze e trasporti sono  solo alcune spese d’oro dei parlamentari a 5 stelle. Della serie i conti non tornano. Vuoi vedere che in fondo in fondo le così dette mele marce sono da tutte le parti? Di Maio sembra più svolgere il ruolo del “Ragionier Fantozzi” che deve far quadrare i conti. E nel mentre i vertici si affannano alla ricerca di tutti gli scontrini, nel nostro collegio elettorale si accende il dibattito della campagna elettorale. C’è il confronto tra centro destra e sinistra, si discute dei temi importati per la nostra terra, per il futuro delle prossime generazioni, siamo ad una svolta importante e il tutto non può essere relegato al web e alle piattaforme dei social.

Candidati dei 5 stelle silenziosi, impalpabili, senza alcuna cognizione di causa di ciò che li circonda. Non vorremmo immaginare che, nel mentre si consuma una campagna elettorale, qualcuno addirittura si possa rilassare con la fresca neve di questi giorni. I cittadini, gli elettori, devono sostenere quelle idee, quei candidati che hanno la perfetta conoscenza di cosa fare, di cosa stanno facendo e quali proposte concrete voglio portare avanti. C’è bisogno di un voto consapevole, di un voto di testa e non di rabbia e di pancia. Gli ultimi accadimenti ci stanno consegnando un M5S proteso più a difendere i propri interessi che quelli della comunità.