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Mai come in questo caso è utile partire dalla notizia: la Pallamano Benevento sarà sfrattata dal PalaFerrara. Un provvedimento forte, improvviso, dalle tempistiche anomale. La società del presidente Carlo La Peccerella dovrà lasciare la struttura del Rione Ferrovia entro lunedì 23 dicembre, poco prima di Natale e nel bel mezzo dell’attività agonistica che come ogni anno la vede tra le protagoniste assolute del centro-sud.

Più volte, nelle scorse settimane, abbiamo affrontato il tema legato al palazzetto di via Adua, oggetto di una contesa aspra e dai contorni ingarbugliati. La convenzione tra i giallorossi e il Comune è scaduta lo scorso mese di agosto, ma nel frattempo la gara per stabilire un nuovo gestore – a cui la Pallamano Benevento non ha potuto partecipare per morosità pregresse – si è risolta con un nulla di fatto. A quel punto appariva scontato che la struttura sarebbe rimasta nelle disponibilità del sodalizio di La Peccerella fino all’individuazione di un nuovo gestore, o quantomeno fino al termine della stagione. 

Lo lasciava intuire la logica, ma non solo quella. Proprio nella giornata di ieri, infatti, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di un evento unico: l’avvento della Nazionale Italiana nel Sannio. Un risultato straordinario, di cui Comune e Provincia possono fregiarsi soprattutto grazie all’impegno, all’abnegazione, ai sacrifici e alla caparbietà di La Peccerella (che è anche consigliere federale) e dei suoi attenti collaboratori. Sempre ieri, nell’ambito dell’appuntamento, il presidente Nazionale Pasquale Loria ha speso parole di elogio per il lavoro svolto dal club sannita. Parole a cui hanno fatto seguito quelle del consigliere comunale con delega allo Sport Enzo Lauro, del vice-sindaco Serluca e dell’assessore Pasquariello. Tutti uniti nel ribadire pieno sostegno all’attività di una delle massime espressioni dello sport cittadino. 

Oggi, a distanza di meno di ventiquattr’ore, viene fuori una notizia che va in una direzione opposta e mortificante: la Pallamano Benevento non avrà più la sua casa. Già nell’immediato. Uno schiaffo inammissibile al movimento che conta decine e decine di ragazzi e ragazze dagli otto anni in su, a una società che ha rimesso a nuovo il palazzetto dopo l’alluvione, che ha giocato per sei stagioni in serie A partecipando anche ai play off scudetto e che raggiunge sistematicamente le finali nazionali a livello giovanile, con la ciliegina del titolo nazionale under 13 conquistato soltanto due anni fa.

In quell’occasione i giovani allenati da Danilo Schipani furono ricevuti a Palazzo Mosti dal Sindaco Clemente Mastella, che promise la massima attenzione per il futuro: “Questi ragazzi si sono prodigati durante l’alluvione, si sono smanicati – dichiarò il primo cittadino –  E’ stato un problema reale. Per me questo lavoro è enorme e non quantificabile. Questa non è certamente una giustificazione ma è veramente un caso eccezionale”. Talmente eccezionale dall’essere rimosso, completamente dimenticato. Spazzato via da una lettera dal sapore inconfondibile di sconfitta e umiliazione per lo sport beneventano.