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Benevento .-  “Denunciare” nel significato più stretto del termine, vuol dire portare a conoscenza rendere noto, informare. Ed è questo lo scopo dell’ intervento dell’Associazione ”Io più forte di …te” che, impegnata a tutela delle categorie più deboli, si prefigge, tra le finalità, anche quella di portare a conoscenza di chi di competenza situazioni che necessitano di interventi urgenti, prioritari, ineludibili“.

Questo l’incipit della nota stampa inviata dalla Presidente dell’Associazione, Vittoria Principe, in relazione alla situazione del pronto soccorso dell’A.O. “Rummo” di Benevento.

Per caso dice Vittoria Principe –  ci siamo trovati al pronto soccorso dell’ Azienda Ospedaliera “Rummo” di Benevento . Impressionante, per non dire agghiacciante, lo stato di degrado in cui versa, quello che dovrebbe essere  il biglietto da visita del nosocomio cittadino. Si lamenta una Tac del pronto soccorso ferma dal 16 dicembre, tanto che gli esami urgenti, fino a qualche giorno fa, sarebbero stati effettuati in Radiologia al padiglione Santa Teresa . Ma anche questa Tac sarebbe venuta meno per usura, tanto che ora si farebbe ricorso a quella della Radioterapia. In entrambi i casi, il trasporto dei paziente avverrebbe tra enormi disagi in sotterranei non riscaldati il tutto aggravato dal freddo notturno. Da circa 15 giorni sarebbe rotta (praticamente bloccata in chiusura) la porta della sala Radiologia con grosse conseguenti difficoltà soprattutto per i codice rosso.

“Guasto – prosegue Principe – sarebbe anche il mammografo. A tutto ciò si aggiungerebbero apparecchiature vetuste ed obsolete per gli esami agli allettati. Alcuni resterebbero in Pronto Soccorso anche 2 o 3 giorni per carenza di posti letto. Insomma una situazione al collasso che non aiuta l’utenza e che danneggia anche gli operatori sanitari nell’ espletamento delle loro funzioni, rendendo il lavoro logorante e faticoso. Non è possibile che tutto questo resti nell’ indifferenza. La salute è bene primario per tutti e non è accettabile che il pronto soccorso di un capoluogo di provincia, al quale afferiscono anche altre province, versi in uno stato di degrado totale. Siamo a Benevento non a Baghdad”.