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Benevento – Come ogni inizio che si rispetti, è tempo di bilanci e di buoni propositi per affrontare al meglio e con grinta il nuovo anno. Si sa, quelli più gettonati da sempre sono i propositi di iniziare una dieta, di trovare lavoro, di essere più felici, dedicarsi di più alla famiglia e così via. E se invece il buon proposito che vi accarezza da tempo, tra i tanti, è l’affrontare il nuovo anno con rinnovati stimoli per cercare di migliorare la città?
In attesa della tanto sospirata ripresa economica, aspettando e “sperando una diversa gestione amministrativa e una maggiore occupazione”, possiamo sempre provare a migliorare come cittadini facendolo in maniera consapevole. I buoni propositi sono tipici dei cambiamenti: perché, allora, non “invertire la rotta”? Tutti possiamo cambiare, o quanto meno provare a cambiare, con piccole azioni quotidiane, dando il proprio contributo per migliorare il territorio in cui viviamo. Un modo per essere più sereni e felici. “E invece ci rassegniamo. I beneventani si rassegnano, non reagiscono, non si indignano e sono infelici. Dobbiamo sentirci parte integrante di questo territorio”, ha detto un cittadino. 

In altre città c’è tanta gente in giro, tanto commercio, mentre Benevento è vuota e le attività fanno fatica ad andare avanti”. Un malcontento diffuso da tempo: lamentele e reclami da parte di numerosi cittadini, non solo sul modo di amministrare, da anni, questo splendido territorio ma anche sull’atteggiamento di chi questa città la vive quotidianamente. “Benevento è una città morta, senza stimoli. Non c’è imprenditoria, nessuno vuole investire. Siamo ai limiti della sopravvivenza”.

Causa dell’infelicità è anche la riduzione demografica: “La gente va altrove e la popolazione si riduce sempre di più anche in provincia”, lamenta un altro cittadino che chiede soluzioni concrete e fattibili.
I beneventani, emerge dalle parole degli intervistati, non ne possono più dei problemi della città. Se a questa stanchezza si uniscono tutte le incertezze sul fronte economico e sociale che caratterizzano questi tempi, ecco farsi strada nella mente dei cittadini una soluzione: andar via. “L’unica alternativa è cambiare, andare via da qui, ci sono città in cui si vive molto meglio… anche all’estero”. 

A condire il tutto sono poi le polemiche inerenti le festività natalizie: i cittadini sembrano non aver apprezzato tutte le scelte dell’amministrazione e dell’ente camerale riguardo l’illuminazione e gli ‘eventi’ di Natale. “Si percepisce poco l’atmosfera di festa. Nelle altre città c’è sempre tanta gente, qui nessuno ha organizzato nulla”.
Benevento è un dormitorio”, dove le persone lamentano l’assenza di attrattive, di attività ed eventi che possano portare turisti in città. “Qualcuno viene a visitare la città ma si ferma poche ore e va via, i visitatori dovrebbero trascorrere del tempo qui per poter sperare in un incremento economico”.
Un fine (e inizio) anno dunque dal sapore più amaro che dolce, che non dimentica i problemi. L’augurio generale è quello di un 2020 che riporti a tutti i presupposti per un po’ di felicità e di giusta spensieratezza… lì dove mancano da tempo.