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Benevento – “Dopo dieci anni la nostra esasperazione è arrivata al limite. Chiediamo alle istituzioni di iniziare a lavorare, quanto prima, nell’Asia. E’ un nostro diritto”.

“Quanto tempo ancora dobbiamo attendere?, ha detto Piero Mancini, portavoce dei lavoratori ex Consorzi. “E soprattutto non sappiamo ancora nulla, quali requisiti dobbiamo avere per essere assunti?”. Si mescolano angoscia e amarezza nelle voci dei lavoratori degli ex Consorzi che chiedono un impiego dopo una vertenza decennale. Numerosi dubbi creano incertezza e preoccupazione tra i dipendenti che, questa mattina, hanno dato il via ad una nuova protesta nella Sala Consiliare di Palazzo Mosti a Benevento. (LEGGI QUI) Due lavoratori, dopo l’episodio dello scorso 25 ottobre (LEGGI QUI), sono saliti sul davanzale della finestra della sede comunale di via Annunziata, minacciando di buttarsi di sotto. 

Domande e richieste che sono state accolte dall’assessore al Bilancio del Comune di Benevento, Maria Carmela Serluca. “Abbiamo messo in campo degli atti per risolvere questa problematica che va avanti da tempo. Prima dell’inizio della protesta avevamo già fatto una delibera del Cda dell’Asia nella quale si stabiliva che, finito il tempo determinato degli attuali dipendenti, avremmo assunto i lavoratori a tempo indeterminato. Quindi noi il percorso lo avevamo avviato già prima. Abbiamo cominciato la proceduta e arriveremo a fare il bando, a dicembre, per poter assumere i lavoratori degli ex Consorzi”

La protesta è rientrata alle ore 12 con l’accordo di una nuova riunione, lunedì 11 novembre, presso la sede di Confindustria alla presenza dell’Amministratore Unico dell’Asia Donato Madaro e (probabilmente) del sindaco Clemente Mastella “per concordare i requisiti che devono avere i lavoratori per essere assunti”. Il primo cittadino, secondo voci di Palazzo Mosti, venuto a conoscenza della protesta, è parso contrariato e avrebbe deciso di non presentarsi al prossimo incontro.