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Benevento – Tre gol e un assist nelle ultime quattro partite. Massimo Coda si sta prendendo il Benevento con rabbia, la stessa che Bucchi aveva ‘osato’ chiedergli pubblicamente circa un mese fa. La magia che ha aperto la sfida con la Cremonese è una sorta di remake del gol segnato alla Sampdoria lo scorso gennaio. Stessa curva, stesso palo, stesso piede. E’ la categoria a cambiare, dettaglio non da poco per un rapace d’area come lui. L’affiatamento con Roberto Insigne procede a gonfie vele. Contro il Livorno l’esterno scuola Napoli conquistò il rigore decisivo, ieri ha sfornato l’assist dell’uno a zero. Due bocconcini prelibati per Coda, che ha ricambiato servendo in maniera perfetta proprio Insigne in occasione del momentaneo 2-0. Segnali importanti per Bucchi, che non avrà di certo sottovalutato l’imbattibilità perduta dalla Cremonese per mano dei suoi. Un’altra medaglia, questa, che non porterà certo ulteriori punti in classifica ma che fa gola al morale e alla consapevolezza del gruppo.

La partita con i grigiorossi era di quelle da non sottovalutare, non solo per la classifica. Chi pensa al doppio turno casalingo come a una sorta di ‘due per uno’ al supermercato non è sulla strada giusta, specialmente in relazione al Benevento. La Strega era reduce da due prestazioni deludenti contro Foggia e Pescara e da questo doppio impegno al Vigorito aveva soltanto da perdere. A conti fatti, con otto gare giocate e sedici punti in tasca si viaggia a una media perfetta di due punti a partita. Il convoglio è tornato sui giusti binari grazie al lavoro in settimana e a qualche episodio di campo che ha contribuito a dare tanto coraggio a Viola e compagni. Le risposte positive di Gyamfi e Di Chiara (ieri entrato a gara in corso a causa dell’infortunio di Letizia) e il centrocampo più coraggioso invocato dallo stesso allenatore hanno portato i frutti sperati. Se poi a questo abbiniamo la tendenza ad ‘accendersi’ della punta di riferimento, tutto viene più semplice.

Per stessa ammissione degli avversari, il Benevento per gran parte del primo tempo è sembrato una macchina perfetta. Senza sbavature l’intesa tra i reparti, ben legati da corsa e tecnica a differenza di quanto accadde soprattutto all’Adriatico e nel secondo tempo con il Livorno. I rifornimenti dei centrocampisti agli esterni offensivi sono giunti in maniera fluida, facendo del Benevento una squadra temibile anche sotto il profilo prestazionale, non solo individuale. Viola non è al suo meglio, Tello può migliorare nell’ultimo passaggio e Bandinelli negli inserimenti. Questo la dice lunga sui margini di crescita del collettivo. 

Una pecca, se vogliamo, resta il modo in cui è stato approcciato il secondo tempo. Nel primo quarto d’ora la Cremonese ha preso coraggio e trovato il gol al primo tiro in porta, rischiando di creare poi ghiotte occasioni – seppur casuali – per il pareggio. Rischi troppo grandi per una gara che all’intervallo sembrava in ghiaccio. Il palo di Coda e un paio di potenziali occasioni giallorosse hanno poi legittimato una vittoria dal sapore speciale. Di goderne non ci sarà tempo; martedì si torna in campo al ‘Picco’ di La Spezia, poi sabato sarà il momento di tornare a casa con l’Ascoli e successivamente si andrà in trasferta a Carpi prima di un’altra sosta del campionato. I giallorossi hanno giurato di non aver fatto tabelle. Che mentano o meno non si sa, ma un’idea dolce su come vorrebbero arrivare al riposo ce la siamo fatta.

Foto: Dazn.it