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Debutto in streaming per il ‘Question Time’ a palazzo Mosti, lo spazio che il Consiglio Comunale dedica alle interrogazioni e alle interpellanze. Una seduta particolarmente corposa quella tenutasi questa mattina dato il tanto materiale presentato nelle scorse settimane dagli esponenti di minoranza.

Non sono mancati, come prevedibile, alcuni problemi tecnici ma soprattutto vivaci botta e risposta tra gli opposti banchi, seppur virtuali. Alcune vicende, in particolare, vivranno un ulteriore appendice. E’ il caso della questione relativa ai pini del viale Atlantici e che presto arriverà all’attenzione dell’aula considerata la volontà di Rosetta De Stasio, unica rappresentante di ‘Prima Benevento’, di trasformare l’interpellanza in mozione.

Lo stesso percorso lo seguirà la nomina nel Cda della Gesesa di Oberdan Picucci, nomina per la De Stasio “palesemente illegittima”.

In altre aule, invece, saranno discusse le perplessità ribadite dal leader di ‘Alternativa per Benevento’ Luigi Diego Perifano in merito al decreto sindacale con cui il 19 novembre sono stati conferiti gli incarichi ai dirigenti di palazzo Mosti. Quel decreto, per Perifano, viola il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e la Trasparenza del Comune di Benevento perché il divieto di effettuare la rotazione degli incarichi dirigenziali sarebbe stato eluso dalla scelta di spostare l’ingegnere Maurizio Perlingieri dal settore Lavori Pubblici a quello Ambiente, Mobilità e Politiche Energetiche. Né sono state convincenti, per il candidato sindaco del centrosinistra alle scorse elezioni, le ragioni illustrate dal vicesindaco Francesco De Pierro che, di fatto, ha motivato il trasferimento di Perlingieri con la necessità di coprire un settore privo di guida.

La risposta – ha replicato Perifano – è evasiva, lacunosa e contraddittoria. Soprattutto, non è stata fugata alcuna perplessità rispetto alla violazione del Piano Anti-Corruzione. A questo punto la vicenda sarà trasferita all’attenzione di altri uffici”.

Ad aprire la seduta, invece, su interrogazione della capogruppo Pd Floriana Fioretti, la proposta di Gesesa di installare un impianto di filtrazione a carboni attivi a servizio della centrale di Pezzapiana. Pure qui, le rassicurazioni fornite dall’assessore Alessandro Rosa non hanno convinto l’esponente Dem: “Al netto delle precisazioni tecniche, la risposta omette due aspetti. Dal punto di vista normativo, non posso non sottolineare che a seguito del protocollo di questa interrogazione e la contestazione di ben due associazioni ambientaliste è saltata la convocazione della Conferenza di Servizi da parte di Gesesa prevista il 18 novembre scorso per l’approvazione del progetto definitivo dell’Impianto di raffinazione a carboni attivi della centrale di Pezzapiana. La Gesesa nella qualità di estensore del progetto e non di Ente o ufficio istruttore competente al rilascio dell’autorizzazione, non ha la competenza per indire la Conferenza di servizi per l’approvazione di tale progetto. Il comune di Benevento e l’Ente Idrico Campano sono i soggetti competenti al rilascio dell’autorizzazione”. “Dal punto di vista ambientale – ancora la Fioretti – è decorso più di un anno e mezzo da quando la Regione Campania con Decreto Dirigenziale n. 66 del 31.07.2020 approvava la 2° Fase del Piano di Caratterizzazione per i pozzi in questione e stabiliva che entro sei mesi dall’approvazione del decreto, il Comune avrebbe dovuto sottoporre le risultanze del piano di caratterizzazione. E’ pertanto interessante conoscere gli interventi pianificati dal Comune per il disinquinamento della falda, la fase di messa in sicurezza di emergenza della falda, l’estensione della contaminazione della falda. A tutt’oggi ancora non termina la 2 fase di caratterizzazione, manca l’analisi di rischio e il progetto di bonifica. Aggiungo che chiederemo in commissione ambiente un tavolo permanente tecnico-scientifico composto da associazioni ambientaliste che ne vorranno far parte, tecnici esperti e rappresentanti di GESESA, COMUNE e ARPAC per tenere alta l’attenzione su questo tema ambientale e soprattutto per avere un costante aggiornamento sulle procedure adottate”.

Non arrivano buone notizie, poi, per quanto riguarda i lavori di ultimazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e sovvenzionata in Via Liborio Pizzella in località Capodimonte. Sull’interpellanza proposta dal piddino Raffaele De Longis, primo firmatario di un atto sottoscritto da tutti i consiglieri di ‘Alternativa per Benevento’, a relazionare è stato il vicesindaco Francesco De Pierro: “Si tratta di 52 alloggi, 30 di nuova costruzione e 20 di recupero. Per questi ultimi, i lavori sono quasi completati perché mancano all’appello soltanto gli ascensori. Per i 30 di nuova costruzione, invece, l’Acer ci ha informato nei giorni scorsi che tutto è fermo per questioni burocratiche e che da quando riprenderanno i lavori serviranno 180 giorni, e dunque sei mesi, per l’ultimazione. Si tratta comunque di cantieri di competenza Acer e non Comunale. Da parte nostra, comunque, continueremo a monitorare la situazione”.