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Benevento – Intorno alle 21.30 di ieri la squadra volanti della Questura di Benevento è intervenuta presso un supermecato di via S. Casselli per la segnalazione di un tentativo di rapina in atto a opera di quattro persone con volto coperto e armate di pistola. Gli agenti giunti sul posto hanno notato quattro soggetti che cercavano di dileguarsi riuscendo a fermarne uno, mentre gli altri tre si erano dati alla fuga facendo perdere le proprie tracce. 

La persona fermata è un noto pregiudicato locale con precedenti di reato contro la persona, il patrimonio e in materia d’armi. E’ stato sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale. L’uomo è stato immediatamente riconosciuto dalla vittima, il responsabile del supermercato, quale uno degli autori del fatto criminoso. In particolare il dipendente, alle 21.15 circa, non appena salito a bordo dell’auto parcheggiata nel piazzale esterno, era stato bloccato da un  furgone Fiat Doblò (poi risultato rubato e con targa contraffatta). Contemporaneamente due persone travisate, scese dal furgone, gli avevano intimato di fermarsi e di consegnare l’incasso della giornata.

In particolare uno dei due malfattori aveva colpito il vetro laterale dell’autovettura usando apparentemente una pistola e cercando di aprire la portiera, chiusa dalla vittima. Nelle concitate fasi dell’azione il dipendente del supermercato era riuscito a ripartire, ma era stato nuovamente bloccato dal furgone, che si era posto di traverso ostruendogli il passaggio. A quel punto la vittima era scesa dalla macchina e si era diretta verso un bar ubicato poco distante, inseguito dai due malviventi che, tuttavia, udite le sirene delle Volanti in arrivo, si erano dati alla fuga.

All’esito degli accertamenti compiuti, notiziato il PM di Turno presso la locale Procura della Repubblica, il fermato è stato tratto in arresto per tentata rapina in concorso e ricettazione nonché denunciato per violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e tradotto presso la locale Casa Circondariale.

L’arresto è stato disposto in sede di indagine preliminare ed è soggetto a convalida dell’Autorità Giudiziaria; per lo stesso sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario è persona sottoposta alle indagini, innocente fino a sentenza definitiva.