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Anche le pecore sono state arruolate per le sfilate dei trattori per il centro città di Benevento, sotto lo sguardo amorevole dei loro pastori, e hanno partecipato alla protesta pacifica di Riscatto Agricolo che stavolta ha portato un  mezzo in piazza Risorgimento in maniera simbolica, alla sommità di Corso Garibaldi per richiamare ancora una volta l’attenzione del Governo nazionale su questa vertenza che investe tutta l’Europa. Mentre prosegue il presidio alla Rotonda dei Pentri con decine di trattori schierati ai piedi della statua di San Pio, una delegazione di agricoltori con un trattore simbolico e carriole ha raggiunto con alcune pecore il centro storico di Benevento mettendo in mostra i loro prodotti, insieme alla bandiera tricolore.
Il trattore ha stazionato a piazza Risorgimento mentre gli agricoltori con una propria delegazione carriole e animali ha raggiunto la vicina Prefettura attraversando via Perasso. Dal pane al grano al caciocavallo insieme alle placide pecore sono state mostrate ai cittadini. La volontà dei manifestanti di mettere in mostra i propri prodotti ha portato per strada oltre alle pecore anche alcune galline. In Prefettura è stato consegnato un documento unitario delle richieste degli agricoltori con l’esposizione della vertenza contro le scelte di politica agricola europea e nazionale.
I manifestanti chiedono interventi del governo per ridurre il costo dei carburanti, maggiori controlli nell’acquisizione della materia prima dall’estero, la riforma delle norme di intervento per le calamità naturali, no alla concorrenza sleale. Il sit in è nato dalla necessità di segnalare lo stato di grave sofferenza del comparto, sottoposto alla pressione dei costi elevati di gestione e produzione, di Irpef e legge di bilancio 2024. Gabriele Forte, che ancora una volta si è fatto portavoce dei suoi Colleghi che da giorni manifestano per Benevento e dintorni, ha sottolineato: “abbiamo creato disagi al traffico nei giorni scorsi. Ce ne scusiamo. Sentiamo più vicini i cittadini che le istituzioni”. Poi un rammarico: “Stiamo da tantissimi giorni alla Rotonda dei Pentri, sfidando il freddo. Non siamo stati presi in considerazione da parte della Prefettura. Manifesteremo sempre di più questo nostro stato di malessere” .