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“Continuano ininterrottamente gli eventi critici nel penitenziario beneventano; sono sempre gli stessi detenuti di origine campane a dare origine ai subbugli! I ristretti, se pur per motivazioni del tutto futili, danno in escandescenza e aggrediscono i colleghi che espletano il loro dovere con non poco sacrificio, vista la forte carenza di personale che li vede costretti a lavorare sempre in sottorganico”. Così scrive in una nota stampa il Coordinatore Regionale del Si.N.A.P.Pe, Ferdinando Mastrocinque.

“È fondamentale che i detenuti facinorosi vengano trasferiti – continua il comunicato –, possibilmente non nell’ambito del territorio campano, dove si troverebbero nuovamente con ristretti compaesani, cosa che favorirebbe il crearsi di nuovi gruppi violenti. L’intervento dell’Amministrazione Penitenziaria oggi è quanto mai urgente, al fine di garantire un idoneo ambiente di lavoro ed assicurare l’incolumità del personale operativo”.