- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Con grande attenzione e con la giusta cautela. E’ così che nella sede dell’osservatorio sismico “Luigi Palmieri” si sta seguendo la serie di scosse che da alcuni giorni sta interessando il territorio sannita.

Tutto è cominciato alle 22.45 di mercoledì 20 novembre, quando i sismografi hanno registrato l’inizio del fenomeno. Da allora, sono oltre quaranta gli eventi sismici, per gran parte di bassa energia, compresa tra una Magnitudo 1.0 ed 1.6, annotati dai tenici al lavoro a Pesco Sannita, presso il nucleo di Protezione Civile.

L’episodio maggiore è della scorsa notte, quando alle 00.42 è stata registrata una scossa di magnitudo 3. “La frequenza sembrava essersi arrestata ieri, con due soli eventi in mattinata” – spiega ad Anteprima24 il direttore dell’Osservatorio Pietro De Paola, geologo e docente presso l’Università degli Studi del Sannio. “Poi, questa notte, c’è stato un ritorno improvviso, con un evento di rilevanza più importante quando dalla sera del 20 si erano registrati solo fenomeni strumentali”.  Impossibile, ovviamente, fare previsioni. Eppure le prossime ore potrebbero dirci qualcosa in più rispetto a ciò che sta accadendo. “Ripeto: la serie si era interrotta e poi è ripresa. L’attenzione è alta e vediamo cosa accadrà oggi. Questa giornata potrebbe aiutarci a chiarire tante cose”. Insomma, si continua a studiare la situazione. Anche perché il Sannio non è certo nuovo a determinati fenomeni. “Più volte – spiega ancora De Paola – in passato si sono registrate serie prolungate che poi fortunatamente non sono sfociate in eventi significativi”. L’auspicio, evidentemente, è che sia così anche stavolta. La novità, semmai, sta nella localizzazione delle scosse. “Il baricentro è nella fondovalle del Serretelle, a poca distanza da Tufara Valle, lungo la direttrice che va da San Leucio ad Apollosa. Ed è la prima volta che questa zona denuncia una sismicità intensa e prolungata”.