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Benevento – La gioventù a muovere i fili di Benevento-Hellas Verona. Il match salvezza dello stadio Ciro Vigorito potrebbe vedere in Enrico Brignola e Moise Kean due assoluti protagonisti. Entrambi attori della fase offensiva, sono considerati tra i migliori talenti emergenti del calcio italiano. L’attaccante scaligero in prestito dalla Juventus ha già vissuto vari momenti di grande intensità e attenzione mediatica negli ultimi due anni. Oltre ad aver effettuato la scorsa stagione il suo esordio in Champions League al Sánchez-Pizjuán di Siviglia nella gara valevole per il girone eliminatorio, risulta anche il più giovane calciatore ad aver debuttato in serie A all’età di 16 anni e 8 mesi. 

Il giorno che segnò il battesimo di Kean nel grande calcio, precisamente il 19 novembre 2016 nella gara contro il Pescara all’Allianz Stadium, Enrico Brignola a pochi chilometri di distanza da Torino trascinava la Primavera del Benevento, all’epoca guidata da Giovanni Ignoffo, al successo sul campo dei pari età della Pro Vercelli realizzando anche un gol. Due momenti sicuramente diversi per la carriera di entrambi, che tuttavia in questa stagione stanno compiendo a braccetto il percorso che li sta conducendo di volta in volta sotto i riflettori grazie a giocate, accelerazioni, gol e assist.

Non sono coetanei solo per qualche mese. Kean ha compiuto diciotto anni due giorni fa, il 28 febbraio, mentre Brignola il prossimo 9 luglio spegnerà 19 candeline, ma condividono passioni e sogni. Uno su tutti, quello di vestire un giorno la maglia della Nazionale. E in un periodo in cui si parla tanto di rifondazione del calcio italiano, le loro motivazioni hanno il sapore di una vera boccata di ossigeno. 

Ora l’interesse è inevitabilmente rivolto alla salvezza da ottenere con le rispettive maglie. Difficilmente Benevento e Verona riusciranno a centrare insieme l’obiettivo sperato e un crocevia importante potrebbe essere proprio la gara di domenica pomeriggio, quando il fuoco incrociato potrebbe produrre scintille. Per il giallorosso sarà la nona presenza in massima serie, per Kean invece la ventesima. Per il momento alla voce “gol” il talento di proprietà della Juve conduce 4-2, ma a guardare la media stravince ovviamente Brignola, che di reti ne ha fatte due, ma in otto presenze contro le 24 dell’avversario.

Dopo la prestazione di San Siro il baby lanciato in orbita da De Zerbi ha visto crescere gli elogi della critica e degli addetti ai lavori, ma numeri o meno una cosa è certa: il salto dalla Primavera alla prima squadra per loro è sembrato pura formalità. Succede solo quando al grande talento riesci ad abbinare la giusta mentalità.