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Benevento – Chiaro, deciso e risoluto. Matteo Andreoletti non ha usato giri di parole nella sua prima conferenza stampa da allenatore del Benevento. Ha fissato chiaramente alcuni concetti che saranno i capisaldi della  missione giallorossa (lavoro, attaccamento alla maglia e aggressività) rivolgendosi alla platea mostrando grande sicurezza di sé in più passaggi del suo intervento. “Avrei meritato una panchina di B dopo la grande stagione alla Pro Sesto”, ha detto suscitando un leggero stupore negli auditori, “ma al Benevento non sono riuscito a dire di no”. E’ forse la frase che traccia più ogni altra l’identikit di un allenatore giovane (34 anni) ma che sa già dove vuole arrivare.

Importanti indizi sono arrivati in chiave mercato. I giocatori che partiranno per il ritiro del Mancini Park Hotel saranno oltre trenta, e non è detto che tutti quelli che hanno chiesto di andare via lo faranno. “Sono certo che attraverso il mio lavoro e le mie idee riuscirò a convincere qualcuno tra coloro che hanno chiesto la cessione”. Alcuni saranno certamente a Roma solo di passaggio. Marcello Carli non ha fatto nomi, ma ha già comunicato ai diretti interessati che sono fuori dal progetto. Finché non si troiverà una soluzione, si alleneranno con la squadra regolarmente: “I contratti vanno rispettati – ha sottolineato il direttore tecnico – e noi siamo una società serissima. Garantiremo a tutti le migliori condizioni per effettuare la giusta preparazione in vista del prossimo anno”.

E’ arrivato Don Bolsius, hanno rinnovato i giovani Talia, Alfieri, Nunziante e Carfora, a cui va ad aggiungersi Pastina. Tutti, comunque, si attendono novità dalle cessioni che sbloccherebbero il mercato in entrata. Qui proprio Carli è partito in contropiede: “Paleari resta, a meno che non arrivi un’offerta irrinunciabile che al momento mi sento di escludere”. Sul numero uno, che a Benevento si è sempre trovato molto bene, si addensavano le nubi di un addio che in effetti fino a questo momento – al netto di voci – è sempre parso molto lontano. “Abbiamo tre portieri, siamo a posto così con Paleari, Manfredini e Nunziante. Ci sarebbe anche Lucatelli che però andrà a giocare altrove perché ne ha bisogno”, ha proseguito il dt. Un chiarissimo indizio: una base di partenza il Benevento ce l’ha, resta da completare il resto.

I possibili colpi di scena, quelli che a questo punto si augura Andreoletti, potrebbero dunque riguardare in particolar modo profili come Koutsoupias, Ciano e Acampora, giocatori allettati da possibili sirene dalla B ma ancora sotto contratto. Loro, differenza di altri che hanno deluso o hanno terminato il loro ciclo nel Sannio, al Benevento farebbero gola per giocare un campionato di C di alto livello: “In questo momento ho a disposizione un potenziale tecnico incredibile – le parole dell’allenatore -. Sarà difficile gestire tutti, non lo nascondo, ma pian piano la rosa per affrontare un campionato così duro prenderà forma”. La permanenza  – a patto che sia convinta – di qualche pezzo pregiato potrebbe cambiare volto alla squadra. E’ lì che si giocherà la vera partita di un Benevento ancora tutto da decifrare.