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Benevento – Nuova ospitata negli studi di LA7 per l’ex deputata sannita Nunzia De Girolamo al programma “l’Aria che Tira” condotto da Myrta Merlino. Al centro del dibattito televisivo il decreto sicurezza criticato da alcuni sindaci, tra cui il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris e il sindaco di Palermo, presente in studio, Leoluca Orlando.

De Girolamo critica aspramente la scelta dei sindaci di “disobbedire” a Salvini non attuando il decreto in tema di immigrazione:  “Chi sta nelle istituzioni ha l’obbligo di dare il buon esempio– esordisce De Girolamo. Quando Salvini lanciò il messaggio ai sindaci di non celebrare le unioni civili io non ero d’accordo. Era un invito sbagliato; lo stesso penso ora in relazione alla volontà dei sindaci di non attuare una legge voluta dal Parlamento. Un sindaco – insiste l’ex Ministro dell’Agricoltura – non può mettersi in conflitto con lo Stato centrale. Se amministrassi Palermo io penserei prima ai palermitani e ci metterei l’anima. Andrebbe superato il titolo V – sottolinea De Girolamo – e ci vuole collaborazione tra Stato-Regioni e Comuni. E’ inopportuno fare ricorso Alla Corte Costituzionale, credo che un conflitto non aiuti perché l’azione di Salvini non si esaurisce con il decreto sicurezza, lui vuole gestire una fase di emergenza; oggi c’erano abusi a cui bisognava mettere un freno anche per l’interesse degli immigrati”.

L’ex deputata sannita interviene anche sul tema della Xilella e la querelle tra agricoltori, regione Puglia e Governo: “Sulla Xilella le Regioni non ce la possono fare da soli, hanno bisogno di più potere. E’ un problema che quando ero Ministro dell’Agricoltura sollevai subito interpellando l’Europa per i necessari approfondimenti e fui presa a cattive parole dai sindacati. Oggi il problema è diventato piuttosto serio e sono convinta che comunque sia necessaria una forte collaborazione tra Stato-Regioni”.