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Benevento – “Con l’autonomia territoriale il Mezzogiorno verrebbe totalmente defraudato e avvilito, salterebbe il criterio di sussidiarietà e solidarietà”. Lo ha dichiarato il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, nel corso dell’assemblea dei sindaci che si sta svolgendo a Palazzo Mosti. “Le distanze sarebbero enormi con un paese che si ritroverebbe ancora più spaccato. L’Anci nazionale discuterà di questo problema i cui risvolti sarebbero drammatici. Una decrescita sarebbe inevitabile, per questo esprimo netta contrarietà e la mia piena disponibilità a condurre una battaglia necessaria”. 

A fare da eco alle parole di Mastella è il primo cittadino di Castelpoto, Vito Fusco, che nei giorni scorsi aveva sollecitato proprio la fascia tricolore di Palazzo Mosti nella convocazione dell’assemblea dei sindaci nell’obiettivo di fare fronte comune: “La procedura è molto opaca. L’autonomia differenziata non è nient’altro che la fine dell’unità nazionale. Tutto questo certificherà la minorità del Mezzogiorno. Il governo sta frantumando l’unità nazionale nell’indifferenza generale. Ciò che chiediamo è dignità, non facciamo elemosina. La nostra è una battaglia di dignità”. 

Il sindaco di San Giorgio del Sannio, Mario Pepe, si è unito al coro: “Occorre una mobilitazione costante e l’assemblea dei sindaci è necessaria per portare avanti la battaglia. I nostri comuni sono già dissestati, dobbiamo muoverci in maniera forte per essere ascoltati”. 

Carmine Valentino, primo cittadino di Sant’Agata de’ Goti, parla di ‘possibile disastro’: “Dobbiamo assolutamente aprire un tavolo regionale con l’Anci. L’autonomia differenziata comporterebbe un impoverimento per tutte le comunità del Meridione con ricadute disastrose. Nessuna azione campanilistica, si tratta solo di guardare in faccia la realtà”. 

Al termine della riunione è stato approvato all’unanimità un documento che attesta la contrarietà dei comuni sanniti al progetto del governo per l’autonomia differenziata.