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Benevento – Padre Pio e il Sannio, un rapporto inossidabileQualcosa appartenuta al Francescano più celebre del mondo, dopo lo stesso san Francesco d’Assisi, è tornato oggi alle 10.30 nel capoluogo della sua terra natale. Non si tratta di un oggetto qualsiasi: è infatti il Saio che Padre Pio da Pietrelcina indossava “quel” giorno, il “giorno in cui tutto è cominciato”, quando le stimmate apparvero sulle sue mani nella campagna di Piana Romana, a due passi dalla casa natale di Francesco Forgione, è giunto a Benevento presso l’Ospedale “Rummo”.

Nel Centenario della stimmatizzazione e nel cinquantesimo della scomparsa, l’umile abito del Francescano elevato agli onori degli Altari da Papa Giovanni Paolo II, è stato accolto stamani alle 10.30 dal Direttore  dell’Ospedale “Rummo” , Renato Pizzuti.

Il Saio di quel 20 settembre del 1918, una data storica per Francesco Forgione e per la stessa storia della Chiesa sarà presente per cinque giorni nel Sannio su iniziativa di monsignor Pasquale Maria Mainolfi, parroco della Basilica di San Gennaro. Il Saio oggi farà “un percorso della sofferenza”, in ricordo della sofferenza che colpì il Francescano di Pietrelcina: dopo l’Ospedale, nel corso di questa giornata il Saio andrà nella Casa Circondariale di contrada Capodimonte, quindi si sposterà in un altro luogo di cura, l’Ospedale dei Fatebenefratelli al Viale Principe di Napoli, prima di attraversare una parte della Città, risalendo il Corso Vittorio Emanuele, poi passando davanti al Duomo per giungere infine nella Basilica di San Gennaro dove sarà celebrata una Santa Messa, una liturgia penitenziale  presieduta dall’Arcivescovo metropolita mons. Felice Accrocca.

Presente  questa mattina il direttore generale del Rummo Renato Pizzuti e anche il Rettore  della parrocchia di San Giovanni Rotondo  padre Francesco Di Leo. Don Pasquale Maria Mainolfi ha sottolineato: ” Il santo con ferite d’amore  e di dolore. Benevento non poteva essere esclusa da questo viaggio. Ha portato per 50 anni  le piaghe di Gesù dalla sua carne . Ha sofferto, ma le sue piaghe sono diventate lode, preghiera , un’offerta a Dio, condivisione della passione di Gesù e dell’opera di redenzione con Cristo”

Il parroco di San Gennaro ha ricordato la  carità che il frate francescano: ” Verso tutti anche verso i peccatori e sopratutto verso gli ammalati”. Per Mons. Mainolfi   l’arrivo del saio rappresenta una straordinaria occasione per il capoluogo sannita   per una sana testimonianza  di doni di grazia e di salvezza di consolazione per tanti fedeli. Il  Rettore di San Giovanni Rotondo  padre Francesco Di Leo ha ammonito: ” Non dobbiamo solo gloriarci e ammirando questa straordinaria presenza ma imitarlo  per la volontà di Dio”