- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Solopaca (Bn) – Una luce oltre il tunnel che è alimentata dalla solidarietà di intere comunità e dai progetti di inclusione e reinserimento sociale portati avanti quotidianamente da associazioni ed Enti. Storie di violenza, privazioni, sfruttamento, ma anche di rinascita. Tutto ciò ha animato questa mattina le iniziative che si sono svolte a Solopaca patrocinate dal Comune e promosse dalla Società Cooperativa San Rocco (Ente attuatore progetto S.A.I. Solopaca) in collaborazione con il Centro per l’Impiego di Telese Terme, ANPAL Servizi, Associazione Meritocrazia Italia, Cooperativa EVA Centro Antiviolenza Frida. 

Nelle prime ore della mattinata un corteo ha animato le vie del centro di Solopaca e, grazie agli alunni delle Terze Classi dell’I.C. Scuola Media Secondaria di Primo Grado di Solopaca sono state ricordate le tante donne che quest’anno sono rimaste vittime della violenza di genere.

A seguire si è svolto il convegno “Creando Opportunità in un mondo sicuro” presso l’Aula consiliare del Comune di Solopaca. A moderare i lavori è stata la Responsabile del Progetto S.A.I. Solopaca, Sabrina Casillo.

Dopo l’introduzione dell’assessora all’Istruzione e alla Cultura di Solopaca, Loredana Di Rubbo, si sono susseguiti gli interventi di Concetta Gallo, Psicologa della Cooperativa Eva Centro Antiviolenza e di Antonella Galardo, referente alle Politiche del Lavoro e Inclusione Sociale – Meritocrazia Italiana. A loro il compito di illustrare programmi di reintegrazione sociale rivolti alle donne vittime della violenza di genere ma anche quello di chiarire quanto ancora ci sia da fare nel nostro Paese per aiutare concretamente le donne.

Gli interventi di Serafina Casillo (Responsabile Centro per l’Impiego di Telese Terme), Erminia Renzi (Referente Sportello Spazio Donna, del CPI di Telese) e di Cinzia De Masi (Referente ANPAL regione Campania) hanno consentito di illustrare i tanti progetti che ad oggi consentono di aiutare le donne a ricostruire la propria esistenza e in generale sostenere le persone in difficoltà.

Quindi, Tonia Tammaro, Operatrice Formazione e Integrazione della Coop. San Rocco, ha presentato il Progetto PUOI (Protezione Unita a Obiettivo Integrazione) del S.A.I. Solopaca, grazie al quale alcune delle beneficiarie del S.A.I. sono state inserite in percorsi di formazione lavoro e integrazione. Si tratta di tre donne tutte con una storia complessa alle spalle, storie che sono entrate nel convegno. Anab viene dalla Somalia è stata prigioniera tre anni in Libia, porta sul suo corpo i segni della violenza, ora tramite il SAI di Solopaca è entrata nel progetto PUOI e lavora in una struttura sul lago di Telese Terme occupandosi di ristorazione. Charity originaria del Ghana lavora in una tabaccheria di Solopaca, pochi giorni fa ha potuto toccare con mano la solidarietà dei solopachesi dopo che, insieme ai suoi due bambini e ad altre compagne del SAI è stata vittima di un incendio che ha interessato la loro abitazione. Cynthia dalla Nigeria, artista delle treccine, lavora in un salone per la cura dei capelli. Con loro nel progetto anche due uomini che lavorano come operai in un’azienda di trasporti. 

Storie di violenza, buio ma anche di luce e rinascita grazie all’integrazione e all’inclusione.