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Il calcio è aggregazione, socialità. Quante volte questi appellativi sono stati affibbiati al mondo del pallone, soprattutto quello dilettantistico. Caratteristiche che rispecchiano la volontà di tante realtà e tra queste spicca indubbiamente la Virtus Sant’Angelo. Ultima nel girone B di Seconda Categoria, la compagine sannita non ha mai smarrito determinati valori che ne hanno contraddistinto la fondazione.
Sabato scorso, a distanza di cinque mesi e mezzo, la Virtus è riuscita anche a centrare sul campo un risultato che mancava da addirittura da venti partite. Il tre a zero rifilato in casa al Paolisi 2000 ha interrotto un lungo digiuno e disegnato prospettive nuove per il finale di stagione.
A cinque giornate dalla fine del campionato, la compagine di Sant’Angelo a Cupolo è tornata a credere nella salvezza, distante appena due lunghezze in questo momento. Con due scontri diretti ancora da giocare, a partire dal prossimo con l’Atletico Sannita e l’ultimo con l’Airola, Taddeo e compagni si sono regalati una nuova speranza.
Un auspicio per un gruppo dimostratosi compatto nonostante i risultati negativi, segno di come quelle stesse qualità abbiano contraddistinto la stagione della Virtus Sant’Angelo. E questa, di per sé, rappresenta già una vittoria.