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Benevento – E chi lo ha detto che i numeri riportano sempre la verità? Occorre contestualizzarli, renderli partecipi di un discorso ben definito per non incorrere in classici errori di superficialità. A guardare quelli del confronto tra il Benevento e Gian Piero Gasperini, ad esempio, a prima vista verrebbe da sorridere. Il bilancio parla di due vittorie giallorosse, un pareggio e una sola sconfitta, come se l’attuale allenatore dell’Atalanta –  che tanto bene sta facendo in nerazzurro – per gli almanacchi giallorossi non rappresentasse uno spauracchio. E’ indagando a fondo (nemmeno tanto, per la verità), che i nodi vengono al pettine.

Gli incroci si riferiscono tutti ad un’altra epoca; poco più di tredici anni sono trascorsi dall’ultima sfida che vide la Strega arrendersi al suo Crotone. Era il 6 giugno del 2004, una data che tanti nel Sannio ricordano bene per i suoi contorni negativi. All’Ezio Scida il Benevento si giocava l’accesso alla finale play off per la serie B dopo aver battuto i rossoblu all’andata grazie al gol di Pellicori in un Santa Colomba stracolmo. Quel pomeriggio iniziò nel migliore dei modi per poi concludersi drammaticamente: colpo di testa di Molino al 22′ e 1-0 per la squadra di Benedetti, poi la doppietta di Porchia e la rete nel finale di Galardo misero fine al sogno di uno Sporting vistosamente penalizzato dalle decisioni arbitrali di Oberdan Pantana di Macerata. 

E’ facile intuire che Gasperini, dunque, contro il Benevento ha vinto la partita più importante delle quattro, nonché una delle più influenti ai fini del suo percorso da allenatore. Fu in quella circostanza che il tecnico di Grugliasco salì alla ribalta, vincendo poi senza troppi patemi la finalissima con la Viterbese e approdando in Cadetteria. Da lì in poi l’ascesa sarebbe stata netta, viste le panchine in serie A, l’approdo all’Inter, la lunga militanza al Genoa e – infine – l’approdo all’Atalanta con la conquista dell’Europa League e l’inserimento del suo nome nella lista dei papabili allenatori della Nazionale.

Per la cronaca, gli altri due incroci con il Benevento, quelli in regular season, terminarono rispettivamente 1-1 (a Crotone, con gol rossoblu di Tarantino e pari al 90′ di Di Nardo) e 2-1 (nel Sannio, dove la squadra del compianto Corrado Benedetti si impose grazie a una doppietta di Vanin che rese inutile la punizione di Porchia). Erano altri tempi, di strada da allora ne hanno macinata tanta sia la Strega che Gasperini, domani a Goodison Park per l’affascinante sfida all’Everton che vale l’accesso ai sedicesimi di Europa League. Quella che all’epoca, giusto per rendere l’idea, si chiamava ancora Coppa Uefa.