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Benevento – Università e industriali del Sannio lavorano insieme per rispondere alla sfida della competitività. E’ questo il senso del nuovo ciclo di seminari: “Dalla terza alla quarta Rivoluzione industriale. Come cambia il modo di fare impresa: case studies”, aperto presso l’Aula Ciardiello nell’ambito delle iniziative promosse dal Dipartimento Demm dell’Ateneo sannita con la cattedra di Storia dell’impresa dell’Università del Sannio con il titolo “Gli studenti per gli imprenditori: un laboratorio nel Sannio”.

All’incontro erano presenti il Presidente di Confidustria Benevento, Filippo Liverini, e il Direttore del Demm, Giuseppe Marotta, che hanno voluto avviare la discussione sulle conseguenze sul mondo della produzione della ri-evoluzione tecnologica in atto che modifica profondamente i processi industriali per renderli più competitivi grazie alla crescente integrazione dei “sistemi cyber-fisici” (cyber-physical systems o Cps). In questo contesto quale potrà essere il futuro (o meglio: il presente) del mercato del lavoro: questa è la grande sfida e l’epocale domanda cui si cerca di rispondere in questo ciclo di Seminari. Il robot sostituirà l’uomo-operaio e, in questo contesto, cosa ne sarà del mondo produttivo nelle aree interne campane?

Gli studenti del corso di laurea magistrale in Economia e Management sono stati incaricati di studiare alcune realtà aziendali presenti nel territorio sannita, che hanno dimostrato grande dinamicità ed impegno nell’innovazione di processo e di prodotto. Nel Sannio l’Industria 4 non è una chimera, ma una nuova e grande sfida in atto. 

Nel Sannio la predominanza è essere imprese piccole e familiari. Marotta ha sottolineato la debolezza e il nanismo imprenditoriale del Sannio : “Sono poco propense alla tecnologia, all’innovazione e all’occupazione. Questa la difficoltà maggiore che spiega il perchè i ragazzi vanno via da questa provincia”.

Il direttore ha  sottolineato che comunque esistono  in questa fase  molte dinamiche positive, legate all’Alta velocità  e alla Città del Vino: “Avranno un impatto positivo sull’economia sannita.L’agroalimentare resta il settore  che può offrire attenzione , serve comunque un’ipotesi distrettuale sull’enologia. C’è uno spiraglio di luce per nuove prospettive”.

Il presidente di Confindustria Filippo Liverini ha sottolineato il divario presente con il settentrione: ” L’Università può aiutare. Dare coraggio ai giovani affinchè si insegni come entrare nel mondo del lavoro. Proporsi alle aziende tentarci almeno”.

Liverini ha  detto come gli imprenditori da soli non possono farcela ma nello stesso tempo il territori deve rappresentare  un ruolo ricco di potenzialità da valorizzare attraverso vari step: definire una identità del territorio, lavorare sull’accoglienza, creare reti, comunicare e promuovere il territorio ed infine “vendere” la destinazione. Presente questa mattina varie aziende sannite ma non solo,  con la presentazione delle aziende da parte degli studenti del Gruppo Adler; del gruppo Acca Software del gruppo Sapa che hanno relazionato con studenti e docenti.

Presente anche Pasquale Lampugnale, presidente di Piccola Industria Benevento che ha sottolineato come è necessario puntare proprio su quest’aspetto: “Il 66% è formato da micro- imprese nel Sannio. Serve un sistema economico evoluto. Non è semplice trasformare in piccole realtà in grandi imprese . Occorre investire in innovazione.”