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Benevento – Al termine della sfida di campionato contro il Benevento, Bruno Tedino ha rilasciato alcune dichiarazioni. Questi i temi affrontati dall’allenatore del Pordenone dopo la gara contro i giallorossi di Fabio Caserta.

Prestazione – L’unica cosa che mi ha fatto arrabbiare non è stata tanto la sconfitta, perché per una squadra che si deve salvare ci può stare di perdere a Benevento, è l’aver cominciato il primo quarto d’ora senza fare nulla di quello che avevamo preparato. Dopo siamo usciti fuori, disputando una buona partita e mettendo in difficoltà una formazione come il Benevento. Visto che io sono prima di tutto tifoso dei miei ragazzi, mi da fastidio vedere una squadra rinunciataria.
 
Vantaggio – Nella partita ci sono più partite, se passano quei sette minuti magari si incanala diversamente la gara. Sono stati bravi loro a ribaltarla, mentre noi siamo stati ingenui soprattutto sul secondo gol. Sappiamo gli errori fatti, ci tengo a precisare però che la squadra è viva e ha dato segnali importanti. Voglio ringraziare i tifosi, invece di contestare a fine partita ci hanno dato coraggio ed energia.
 
Ritorno nel Sannio – Il mio papà è nato a Foglianise, ma ha vissuto sempre a Benevento, precisamente a via Mario La Vipera. Questa città la ricordo in modo positivo, mio padre non vedeva la famiglia per undici mesi e agosto lo passavamo qui insieme ai nonni, ai cugini. Ricordo tutto, soprattutto il Meomartini e i giocatori di quel tempo.
 
Rigore negato – Bisogna accettare le decisioni del var, purtroppo noi siamo a credito con questo tipo di scelte. Fatalità, quando c’è un intervento mezzo mezzo non ci gira mai bene. L’arbitro ha detto che il pallone ha rimbalzato prima sulla gamba e poi sul braccio. Non dobbiamo comunque cercare scuse, ma dobbiamo accettare i nostri errori.