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Il Tribunale del Riesame ha confermato le misure cautelari, respingendo i ricorsi presentati da tre dei quattro indagati per le torture al rione Libertà di Benevento a tre giovani di San Leucio del Sannio. Resta in carcere Antonio Barone, 48 anni, e ai domiciliari il figlio Vincenzo Cinque, 25 anni, mentre sono stati confermati i domiciliari per Emanuele Ucci, 23 anni. Ai domiciliari resta anche Ludovico Lepore, 53 anni, che non ha ricorso al Riesame. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Antonio Leone, Luca Russo e Mario Villani.

L’INDAGINE

L’inchiesta dei carabinieri è scattata dopo un controllo di un’auto. A bordo c’erano due uomini, Lepore e Ucci e nel retro dell’abitacolo un ventenne con il volto pieno di ferite. Ai militari non aveva convinto la versione fornita e così erano andati a fondo e pezzo dopo pezzo avevano ricostruito la notte di violenza. I tre ragazzi, tutti di San Leucio del Sannio, erano andati in un’abitazione di Benevento, al rione Libertà, per chiarire dopo una lite avuta all’esterno di un locale di Pietrelcina. Ad aspettarli, i quattro uomini.

I ragazzi sarebbero stati sequestrati, picchiati, torturati con manganelli e coltelli. Due di loro sarebbero stati sottoposti ad un trattamento degradante per la loro dignità per diverse ore nella notte tra il 17 e il 18 dicembre: percossi ripetutamente con calci alla testa, con le sedie e il manganello, colpiti con il coltello e sottoposti ad ulteriori angherie tra cui costringerli a pulire il loro sangue più volte per poi tornare a colpirli e ripetutamente simulare di bucargli le mani con il coltello, il tutto accompagnato da gravi minacce e offese.

Secondo le testimonianze delle vittime, uno dei giovani ha anche perso conoscenza ma non appena si è ripreso gli hanno ordinato di muoversi carponi sul pavimento e di emettere i versi di un cane. Intanto hanno continuato a colpirlo con calci. Oltre alle violenze, ai ragazzi sarebbero stati sottratti anche i cellulari e l’auto con la quale si erano recati a Benevento. Non solo, sarebbero stati costretti a prelevare soldi da sportelli bancomat.