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di Alessandro Savoia

Tufara Valle (Av) – E’ nato tutto per caso la rinascita del Tufara Valle, grazie ad un gruppo di amici che, nell’estate di due anni fa, decisero di intraprendere insieme un percorso per dare vita ad un progetto che per il momento si sta rivelando produttivo e vincente. Vincente, perché il Tufara Valle al primo colpo fece bingo, vincendo Coppa e campionato di Terza categoria. Produttivo, invece, perché la società del presidente Orazio Piantedosi ha saputo creare un ottimo contesto, visto che al gruppo di amici si sono uniti diversi promettenti giovani calciatori, i quali rappresentano il presente e il futuro del Tufara Valle, compagine che attualmente occupa il secondo posto in classifica nel girone B di Seconda categoria. “Si è creato un bell’ambiente, facciamo calcio con passione e sani valori, sono davvero orgoglioso del lavoro che tutti assieme stiamo facendo, perché lo facciamo con divertimento e spensieratezza”. Non fa una grinza il discorso del giovanissimo allenatore Filippo Pagnozzi (appena trentunenne), considerando che l’obiettivo prefissato ad inizio stagione non era certo quello di lottare per il salto di categoria. “Ci mancherebbe, da matricola non potevamo avere mica queste pretese – sottolinea Pagnozzi -, anche se ci siamo presentati ai nastri di partenza con una rosa ben amalgamata. Per il momento stiamo andando oltre alle più rosee aspettative, ma con questo non voglio dire che ci accontenteremo, anzi, visto che stiamo lì, sarebbe da idioti non giocarci le nostre chance per puntare al massimo”.

In effetti, il Tufara Valle, sembra essere la vera unica antagonista della prima della classe Tufara Valle, distante quattro lunghezze dalla vetta ma con una gara in meno da recuperare contro il Colle Sannita, e con lo scontro diretto da giocare tra le mura amiche. “La classifica continuiamo a guardala senza cullarci troppo – spiega Pagnozzi -, perché preferisco concentrarmi solo sul nostro cammino e come gestire una squadra che, senza percepire un soldo, fa tanti sacrifici per tenere in alto il nome del club. Fare calcoli adesso è irrilevante, poiché mancano ancora sette gare alla fine e tutto può ancora succedere. Il Rione Libertà rispetto a noi, oltre ad essere più rodata, ha ancora qualche piccolo margine di errore, mentre noi dovremo rigare diritto per sperare in un sorpasso. Le soluzioni, insomma, sono tante, noi dovremo essere bravi a farci trovare pronti a qualsiasi evenienza , anche perché ci sono pur sempre i playoff che vanno ancora conquistati. Credo che adesso come adesso è un obiettivo alla portata, in quanto posso fare affidamento su un gruppo di giocatori esperti, come Dario Melisci, Giovanni Caputo, Walter Ferretta, Errico Franco, Massimiliano Formato e il capitano Emilio Parrella, in grado di condurre la squadra nella giusta direzione. In ogni caso, preferiamo vivere questo finale pensando di gara in gara, poi alle fine tireremo le somme”.