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Attenta la platea di giovani che, questa mattina al Belvedere di San Leucio (Ce), ha ascoltato l’intervento del direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori alla scuola di formazione politica “Terre d’Europa” organizzata dal Gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici del Parlamento Europeo. Dopo il palco della “Leopolda” di Matteo Renzi, Felicori ha accettato l’invito casertano della europarlamentare Pina Picierno per parlare di rilancio dei Beni Culturali e di economia legata al turismo dei grandi numeri.

“Di iniziative come le prime domeniche del mese, io ne farei più di dodici, anche 24 o 36, magari concentrandole in bassa stagione” ha commentato Felicori riferendosi alle massicce presenze di turisti nelle domeniche gratuite volute dal Mibact  che non pochi problemi di capienza hanno creato alle Sale espositive del Museo e al personale di sicurezza della Reggia.

Il manager bolognese, riconosciuto da Renzi come esempio di efficacia tra i neo direttori alla guida dei musei italiani,  ha spiegato la sua proposta già presentata al ministro Franceschini: “Estendere la gratuità dei monumenti come la Reggia non soltanto alle prime domeniche del mese ma a tutte le domeniche dei mesi di bassa stagione significherebbe garantire ai monumenti flussi costanti, prenotazioni più tranquille, e zero code ai varchi”.  In realtà la soluzione fu già sperimentata alla Reggia il primo weekend di novembre scorso quando l’apertura gratuita prevista solo per domenica 5 novembre fu estesa anche al sabato e a lunedì.

Il tentativo, che diede buoni risultati in termini di gestione dei flussi turistici e piani di sicurezza applicati, nacque dopo il clamore che la prima domenica di ottobre portò tristemente la Reggia alla ribalta nazionale, con oltre 17 mila persone in visita e nessun piano di sicurezza osservato. Una montata di polemiche e recriminazioni che fece scendere in campo prima Renzi a difesa di Felicori e dei numeri di presenze registrati, e poi del ministro Franceschini a difesa del monumento a prescindere dai primati da raggiungere.