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Teverola (Ce) – Doveva essere uno scherzo, ma è finito male. Un operaio è stato gravemente ferito da un collega che, armato di compressore, lo ha seviziato procurandogli seri danni all’intestino. L’autore dello scherzo è stato arrestato e portato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di violenza privata aggravata e lesioni gravi. Protagonisti dello ‘scherzo’, seppur di cattivo gusto, tra l’erotico e il goliardico, un immigrato pakistano di 27 anni, la vittima, e un collega di 28 anni di origini marocchine. 

I due, entrambi in regola sia con il permesso di soggiorno che per il rapporto di lavoro, sono impiegati in un calzaturificio, nel comune di Teverola ed erano impegnati sulla catena di lavorazione quando il marocchino, addetto alle pulizie, mentre utilizzava un compressore, lo ha indirizzato nell’ano del collega, fortunatamente ‘coperto’ dai vestiti, provocandogli comunque gravi lesioni. 

Il folle gesto è avvenuto il 21 marzo scorso. La vittima si è poi recata presso il pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa lamentando forti dolori di pancia, ma senza dire cosa fosse avvenuto. Dopo avergli somministrato degli antidolorifici, l’uomo è stato rimandato a casa.

In ospedale, però, il pakistano ha fatto ritorno due giorni dopo, quando, ad esami più approfonditi, i sanitari hanno riscontrato lacerazioni multiple all’intestino, sottoponendolo ad un lungo e delicato intervento chirurgico. Così il sanitario che lo aveva in cura gli ha chiesto di rivelargli come si fosse procurato quelle lacerazioni, intuendo, per esperienza, quanto potesse essere effettivamente avvenuto. Solo allora la vittima ha deciso di confidarsi con il medico raccontandogli quanto era realmente accaduto qualche giorno prima in fabbrica.

Il dottore ha immediatamente avvisato i poliziotti del locale commissariato che hanno provveduto ad ascoltare i due protagonisti della vicenda ed alcuni testimoni.