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Resterà per ora in carcere il 29enne Francesco Plumitallo, in carcere da martedì 14 novembre per aver ucciso in casa a Capodrise (Caserta), strangolandola, la madre 54enne Patrizia Vella Lombardi (conosciuta con il nome di Rosa): lo ha stabilito il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Alessandra Grammatica, che ha convalidato l’arresto ed emesso ordinanza in carcere; il gip ha però anche deciso, accogliendo l’istanza presentata dai difensori del 29enne, gli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, di disporre una perizia psichiatrica sul giovane mediante l’incidente probatorio, strumento che permette di cristallizzare la prova già in fase di indagini preliminari; l’esame specialistico, per cui è stato nominato il professor Raffaele Sperandeo (consulente di parte incaricato dai legali il psichiatra Giovanni D’Angelo, che aveva già tenuto in cura il giovane), dovrà stabilire se Plumitallo, in cura da tempo presso il Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl di Caserta, ha la capacità di intendere e di volere e di stare in giudizio. Il conferimento d’incarico per lo svolgimento dell’incidente probatorio ci sarà il proccismo 23 novembre.
Plumitallo ha confessato il delitto, e lo ha fatto sia poco dopo aver commesso l’omicidio negli uffici del Commissariato della Polizia di Stato a Marcianise – martedì mattina è stato lui stesso ad avvertire il 113 di ciò che aveva fatto – sia ieri mattina, quando è stato sentito dal giudice per le indagini preliminari per la convalida dell’arresto: in entrambe le circostanze il 29enne ha riferito di aver strangolato la madre mentre questa era di spalle intenta a preparargli la colazione, in quanto colto da un raptus e da uno stato confusionale dovuto al fatto che non aveva preso le medicine prescritte dal medico del Dipartimento di Salute Mentale che lo tiene in cura. Oggi intanto si terrà l’autopsia sul corpo della 54enne Patrizia Vella Lombardi, e dopo potranno essere fissati i funerali.

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