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Caserta – Un atto vandalico, un gesto di pessimo gusto da parte di giovani che, con tutta probabilità, cercavano un modo alternativo per ‘divertirsi’. Danneggiano gravemente la storica fontana di San Leucio a Caserta, opera del noto scultore napoletano Angelo Solari, per riprendere tutto e poi postare un video su Instagram. Il raid vandalico è avvenuto nella serata di lunedì ed è stato denunciato da Domenico Villano, presidente della Pro Loco Real Sito, che ha provveduto ad allertare le forze dell’ordine. 

Un ragazzino ha lanciato un pezzo di basolato lavico contro la fontana, provocando gravi lesioni in più punti tra cui i capelli della Gorgone e la parte frontale ornamentale della struttura posta all’angolo di via Planelli, completata nel 1794 dallo stesso Solari. L’autore del folle gesto è stato filmato dai suoi coetanei e poi postato, con tutta tranquillità, nelle Instagram stories. Le immagini si soffermano brevemente anche su altre persone che, tra risate e smartphone attivati, riprendono l’assurdo atto. Gli agenti, giunti sul posto, non hanno trovato nessuno e hanno provveduto a recuperare le parti danneggiate. 

Si tratta dell’ennesimo atto vandalico nei confronti di un sito, Patrimonio Unesco, lasciato completamente all’incuria e senza controlli quotidiani. “Zero vigilanza e nessuno controllo”, chiosa Villano della Pro Loco, “non è la prima volta che accadono eventi simili. Spesso abbiamo provveduto noi della Pro Loco ad aggiustare e far ritornare alla normalità i monumenti oggetto di azioni incivili. Questo episodio è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso”. 

Un Comune che, a quanto pare, dedica poca attenzione e riserbo alla cura e alla tutela del Sito. “Avevamo un info point e ci è stato tolto. – conclude Villano – Ci risulta complesso anche accogliere degnamente i visitatori e gli appassionati che decidono di raggiungere il sito per ammirare i beni artistici e culturali che possediamo a San Leucio”. 

Il rappresentante della Pro Loco, questa sera, incontrerà il sindaco di Caserta, Carlo Marino, per poi denunciare ufficialmente l’accaduto agli organi competenti.