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Caserta –  Ruota intorno al Setificio Leuciano la costruzione di “Terronia”, complesso turistico-espositivo-ricettivo immaginato dal gruppo Letizia spa nell’ambito di un articolato progetto concertato con l’amministrazione comunale di Caserta che prevede la riqualificazione e riconversione dell’area industriale posta all’ingresso della storica frazione di San Leucio.

Il gruppo Letizia, da sempre operante nel settore dell’impiantistica elettrica, e dal 2004, attraverso la Conti3 srl, anche nella progettazione e  realizzazione on-site di impianti elettrici industriali e altre lavorazioni dedicate all’industria automobilistica, ha sede a piazza della Seta a San Leucio, località nota dai tempi borbonici per la produzione della seta, e per la presenza del Belvedere, complesso monumentale che con la Reggia di Caserta e l’Acquedotto Carolino è patrimonio dell’Unesco; qui il gruppo ha rilevato nel 2015 il Setificio Leuciano, l’ultimo rimasto attivo dopo che altre aziende di produzione della seta hanno lasciato la zona. Da accordi presi con il Comune, la Conti3, dovrà lasciare san Leucio con la sua produzione; entro il 31 dicembre prossimo la società dell’Holding Letizia dovrà comunicare in maniera definitiva all’amministrazione guidata da Carlo Marino i tempi entro i quali delocalizzerà per lasciare spazio a Terronia.

Ma intanto il Setificio Leuciano ha appena completato e sta per presentare ai buyers internazionali la collezione Donna Primavera Estate 2018 e Accessori Uomo. Vale a dire, un ricco campionario di scarpe, borse, foulard, cravatte, pochette e altro ancora, realizzato con preziose sete rivisitate nel design e specificamente trattate per la realizzazione di capi ed accessori esclusivi e destinati, evidentemente, ad un segmento di mercato di fascia alta. “Il setificio è la prima e fondamentale zolla di Terronia” – spiega Marco Bartolomeo Letizia, il giovane e dinamico Ceo del gruppo industriale – ovvero, il modulo di base intorno al quale si svilupperanno le altre zolle della città del sole, del bello e dell’ingegno, come ci piace definire il progetto. Zolle che definiranno i diversi modelli espositivi delle eccellenze di Terra di Lavoro, da cui peraltro è tratta la denominazione Terronia, e dunque altrettanti percorsi del gusto e della creatività meridionale”.